Assalto al Palazzo di Giustizia di Bogotà
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L'Assalto al Palazzo di Giustizia (Toma del Palacio de Justicia in spagnolo) fu un attacco del 1985 contro la Corte Suprema della Colombia, durante il quale i membri del gruppo armato di sinistra M-19 s'impossessarono del Palazzo di Giustizia a Bogotá, Colombia, e tennero in ostaggio i magistrati della Corte Suprema, con l'intenzione d'iniziare un processo contro il Presidente Belisario Betancur. Dopo un raid militare durato alcune ore, circa la metà dei 25 magistrati della Corte Suprema risultarono morti.[1][2]
Fatti in breve Assalto al Palazzo di Giustizia parte del Conflitto armato colombiano, Data ...
Assalto al Palazzo di Giustizia parte del Conflitto armato colombiano | |
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Data | 6 novembre-7 novembre 1985 |
Luogo | Bogotà |
Causa | Il gruppo M-19 assaltò il Palazzo "in nome della Pace e della Giustizia sociale" intendeva processare il Presidente Belisario Betancur. |
Schieramenti | |
Perdite | |
98 morti (35 membri del movimento M-19, 12 giudici della Corte Suprema, 48 militari), 11 dispersi | |
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La reazione dell'Esercito colombiano nell'attacco venne descritta dalla Commissione Inter-Americana per i Diritti dell'Uomo come un olocausto e un massacro.[3]