Città ('ndrangheta)
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Il Mandamento Centro o Città è una sovrastruttura territoriale della 'ndrangheta che si pone come organo di raccordo tra il sovrastante Crimine e le sottostanti locali che insistono nella città di Reggio Calabria[2][3][4].
«[ndr la 'ndrangheta] può essere paragonata ad un treno con tanti vagoni, e ogni vagone ha il suo capotreno che è il capolocale. Poi c’è il capotreno. E questo è un treno locale bello lungo. Poi c’è il treno ad alta velocità, dove non possono salire tutti, ci vanno solo i capi. Al di sopra di questo treno c’è chi viaggia in aereo, che dirige gli scambi, dirotta i convogli e neanche si vede. Sono state combattute guerre, sono state uccise tante persone e chi lo ha fatto non sa neanche il vero perché. Mi riferisco, ad esempio, all’omicidio del giudice Occorsio, con Papalia che ha fatto l’ergastolo da innocente”. Poi ha avvisato: “Vi dico che c'è gente che non può collaborare perché ha preso ordini dai servizi segreti. E quelli ti trovano ovunque»
(Il pentito Antonino Fiume, ex braccio destro di Giuseppe De Stefano durante il processo 'ndrangheta stragista nel 2019[1])
Viene scoperta, insieme al Mandamento Jonico e al Mandamento Tirrenico per la prima volta con l'operazione Crimine del 2010[4].
Dalla seconda relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia del 2010, l'analisi semestrale per l'organizzazione criminale calabrese già suddivisa per provincie viene, solamente per la Provincia di Reggio Calabria suddivisa anche nei 3 mandamenti scoperti dall'operazione Crimine[4].