Hrvatske oružane snage
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Le forze armate croate (Hrvatske oružane snage, HOS) si sono formate nel 1944 con l'unione della Guardia nazionale croata (Domobrani) e della milizia Ustascia nello Stato Indipendente di Croazia. Vennero istituite dal regime fascista di Ante Pavelić nello Stato indipendente di Croazia (NDH), uno stato fantoccio dell'Asse in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale.
Hrvatske oružane snage Forze armate croate | |
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La bandiera di guerra dello Stato Indipendente di Croazia. | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1944 - maggio 1945 |
Nazione | Croazia |
Servizio | Forze armate |
Guarnigione/QG | Zagabria |
Battaglie/guerre | Seconda guerra mondiale |
Reparti dipendenti | |
Esercito croato Aeronautica militare croata Marina militare croata | |
Comandanti | |
Poglavnik | Ante Pavelić |
Ministro delle Forze armate | Nikola Steinfel |
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Le forze armate croate vennero riorganizzate nel novembre 1944 per unire le unità degli Ustascia e dei Domobrani in diciotto divisioni, comprendenti 13 divisioni croate di fanteria, due di montagna, due d'assalto e una di rimpiazzo, ognuna con la propria artiglieria organica ed altre unità di supporto. C'erano anche diverse unità corazzate, dotate alla fine del 1944 con 20 Pz IIIN e 15 Pz IVF e H.[1] Dai primi mesi del 1945, le divisioni croate vennero assegnate a vari corpi d'armata tedeschi e dal marzo 1945 tenevano il fronte meridionale.[2] A proteggere le aree posteriori erano circa 32.000 uomini della Gendarmeria croata (Hrvatsko Oružništvo), organizzati in 5 reggimenti volontari di polizia più 15 battaglioni indipendenti, dotati di armi standard di fanteria leggera, tra cui mortai.[3]
Entro la fine di marzo 1945, era ovvio al comando dell'esercito che, anche se il fronte era rimasto intatto, sarebbero stati alla fine sconfitti per pura mancanza di munizioni.[4] Per questo motivo, decisero di ritirarsi oltre il confine nella parte austriaca del Terzo Reich, al fine di arrendersi alle forze britanniche che avanzavano a nord dall'Italia.[4]