Legge fonetica
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Nella linguistica storica, le leggi fonetiche sono quei mutamenti fonetici regolari intervenuti nella storia di una lingua o di una famiglia linguistica, che sono stati individuati dai glottologi e descritti in modo sistematico. Insieme all'analogia ed al prestito, le leggi fonetiche sono i principali fenomeni che intervengono nel mutamento linguistico. Numerose "leggi fonetiche" individuate nei primi tempi degli studi indeuropei sono note con il nome di coloro che le scoprirono: "legge di Grimm", "legge di Verner", "legge di Grassmann", "legge di Brugmann", ecc.
Ogni legge fonetica si applica ad una data lingua (o gruppo di lingue, imparentate o prossime arealmente) ed opera, solitamente, per un limitato periodo storico. Il concetto di legge fonetica è alla base della nascita della linguistica storica. Il trapasso dalla linguistica pre-scientifica alla linguistica moderna è considerato proprio legato alla nascita di criteri di corrispondenze fonetiche rigorose tra parole di lingue imparentate, superando la fase dei pareri impressionistici basati su generiche "somiglianze". Grazie alle "leggi fonetiche" è infatti possibile rendere conto di corrispondenze tra parole anche molto diverse tra loro (per esempio latino fundo e tedesco gießen "versare"), eliminando invece dal confronto parole tra loro non imparentate anche se all'apparenza "simili" (per esempio latino deus e greco tʰeos "dio").