Louis-Ferdinand Céline
scrittore, saggista e medico francese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Louis-Ferdinand Céline, pseudonimo di Louis Ferdinand Auguste Destouches (Courbevoie, 27 maggio 1894 – Meudon, 1º luglio 1961), è stato uno scrittore, saggista e medico francese.
Lo pseudonimo, con cui firmò tutte le sue opere, era il nome della nonna materna Céline Guillou.
Considerato un originale esponente delle correnti letterarie del modernismo e dell'espressionismo,[1] Céline è ritenuto uno dei più influenti scrittori del XX secolo, celebrato per aver dato vita ad uno stile letterario che modernizzò la letteratura francese ed europea.[2] La sua opera più famosa, Viaggio al termine della notte (Voyage au bout de la nuit, 1932), è un'esplorazione cupa e nichilista[3] della natura umana e delle sue miserie quotidiane. Lo stile del romanzo, e in generale di tutte le opere di Céline, è caratterizzato dal continuo ed eclettico amalgamarsi di argot, una particolare forma di gergo francese, e linguaggio erudito, e dal frequente uso di figure retoriche, quali ellissi ed iperboli, oltreché dall'impiego di un dissacrante e spiazzante humour nero, che lo impose come un innovatore nel panorama letterario francese. La maggioranza dei suoi libri originano da spunti autobiografici, e sono narrati in prima persona da Ferdinand, il suo alter ego letterario.
Partecipò volontario alla prima guerra mondiale, rimanendo gravemente ferito e parzialmente invalido. Per le sue prese di posizione politiche e affermazioni in favore delle potenze dell'Asse, prima e durante la seconda guerra mondiale (si espresse anche in favore del collaborazionismo della Francia di Vichy con la Germania nazista dopo la sconfitta del 1940, pur continuando a fare affermazioni contro la guerra), esposte in pamphlet violentemente antisemiti, Céline rimane oggi una figura controversa e discussa. Emarginato dalla vita culturale dopo il 1945, il suo stile letterario fu preso a modello da alcuni scrittori che gravitavano attorno alla Beat Generation statunitense.[4] Anche Charles Bukowski aveva grande ammirazione per la prosa letteraria di Céline, tanto da definirlo "il più grande scrittore degli ultimi duemila anni".[5]