Irradiazione corporea totale
tipo di radioterapia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Radiazione corporea totale?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
L'irradiazione corporea totale (in inglese Total Body Irradiation (TBI)) è una tecnica radioterapica che prevede l’irradiazione completa del paziente con una quantità di dose il più uniforme possibile. Nei primi anni del 1900 Dessaur descrisse questa tecnica e la chiamò “bagno di Raggi X”. La TBI, ad inizi del 1900, era utilizzata prevalentemente per i pazienti affetti da leucemia, ma la tossicità del trattamento era molto elevata e fu abbandonata. Negli anni sessanta le prospettive di utilizzo della TBI sono completamente cambiate, grazie all’avvento dei farmaci chemioterapici e alla possibilità di reinfondere cellule staminali emopoietiche.
Attualmente la TBI è utilizzata nei pazienti affetti da patologie neoplastiche ematologiche, quali: leucemie, linfomi e mielomi, ma è anche svolta in alcuni casi per l’anemia aplastica, forma benigna di malattia per cui il midollo non riesce a produrre le cellule del sangue. È possibile distinguere due tipologie di TBI:
- TBI Mieloablativa: utilizza dosi sopraletali di Radioterapia (8-12Gy) ed è svolta con lo scopo di eradicare le cellule tumorali che residuano ai trattamenti chemioterapici, sopprimere il sistema immunitario del paziente per prevenire il rigetto del midollo osseo del donatore (Host vs graft reaction) ed infine per rendere più facile l’impianto delle cellule emopoietiche allogeniche.
- TBI non Mieloablativa: utilizza basse dosi (2Gy) in seduta unica. Questa tipologia di TBI è utilizzata nel condizionamento di trapianti allogenici, in cui avviene un trasferimento delle cellule staminali del sangue da un donatore ad un ricevente, in pazienti con età superiore ad i 50/55 anni e con particolari complicanze.
Come suggerisce il nome, la procedura comporta l'irradiazione di tutto il corpo, anche se nella pratica moderna i polmoni sono spesso parzialmente schermati per ridurre il rischio di danno polmonare indotto da radiazioni.