Svipdagsmál
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Nella letteratura norrena, Svipdagsmál (in norreno Il discorso di Svipdagr), è un poema epico simbolico facente parte dell'Edda poetica, ma presente solo in manoscritti recenti, rispetto al Codex Regius, non anteriori al XVII secolo. Questi manoscritti risultano complessi da classificare perché riportano nomi e appellativi assenti nelle fonti canoniche e non facili da inserire compiutamente nel contesto mitologico norreno.
«[Svipdagr] E c'è qualche uomo che possa osare dormire tra le meravigliose braccia di Menglöð?
[Fjölsviðr] Solo Svipdagr! La fanciulla bella come il sole è stata promessa in sposa a lui.»
(Gli dei del nord, opera citata, pag. 283)
Il carme racconta il viaggio avventuroso e pericoloso di Svipdagr, per conto della sua malvagia matrigna, alla ricerca di Menglöð, una donna sconosciuta che si rivelerà essere l'amante e sposa promessa dal suo destino.