USS San Francisco (CA-38)
Incrociatore pesante della United States Navy (1933-1946) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Lo USS San Francisco (classificazione e distintivo ottico CA-38) è stato un incrociatore pesante della United States Navy, appartenente alla classe New Orleans e così nominato dall'omonima città della California. Fu impostato nel settembre 1931 ed entrò in servizio nel febbraio 1934.
USS San Francisco (CA-38) | |
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L'incrociatore pesante San Francisco in rada | |
Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore pesante |
Classe | New Orleans |
Proprietà | United States Navy |
Identificazione | CA-38 |
Costruttori | Mare Island Navy Yard |
Cantiere | Mare Island Navy Yard |
Impostazione | 9 settembre 1931 |
Varo | 9 marzo 1933 |
Entrata in servizio | 10 febbraio 1934 |
Radiazione | 10 febbraio 1946 |
Destino finale | venduta il 9 settembre 1959 per demolizione |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 9.950 t a vuoto |
Stazza lorda | 12.411 tsl |
Lunghezza | 179,3 m |
Larghezza | 19,1 m |
Pescaggio | 5,9 m |
Propulsione | 8 caldaie Babcock & Wilcox e quattro turbine Parsons/Westinghouse; quattro alberi con un'elica ognuno (107.000 shp) |
Velocità | 32,7 nodi (62,1 km/h) |
Equipaggio | 708 ufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | alla costruzione:
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Corazzatura |
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Mezzi aerei | 4 idrovolanti Vought OS2U Kingfisher |
fonti citate nel corpo del testo | |
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Inserito nella 6ª Divisione incrociatori, trascorse gli anni trenta compiendo esercitazioni combinate sia nell'Oceano Pacifico, sia nell'Oceano Atlantico e partecipando a una crociera di visite diplomatiche in America Meridionale. Con l'inizio della seconda guerra mondiale in Europa, il San Francisco fece brevemente parte della pattuglia navale statunitense in Atlantico. Il 7 dicembre 1941, quando l'Impero giapponese attaccò Pearl Harbor, si trovava nel locale cantiere privo di apparato motore e armi, tutte in revisione: non subì tuttavia alcun danno. Nei primi sei mesi del 1942 scortò convogli nel Pacifico e partecipò a un veloce raid contro le teste di ponte giapponesi in Nuova Guinea; fu poi aggregato alla flotta d'invasione allestita per la campagna di Guadalcanal, nel corso della quale continuò, assieme alle altre unità della Task force 64, a scortare convogli. Come tale ebbe parte nella battaglia di Capo Speranza svoltasi a ovest di Guadalcanal nella notte dell'11-12 ottobre, affondando un cacciatorpediniere nipponico; trasferito alla Task force 67 del contrammiraglio Daniel Callaghan, nella notte del 12-13 novembre combatté nella violenta battaglia navale di Guadalcanal, nel corso della quale fu ripetutamente colpito da proiettili di grosso calibro che provocarono danni estesi.
In riparazione dal dicembre 1942 al febbraio 1943, fornì copertura e supporto alle operazioni anfibie nelle isole Aleutine fino ad agosto, poi fu riassegnato alla Task force 58 con la quale ai primi di ottobre attaccò l'isola di Wake. Diresse quindi nel Pacifico meridionale, dove bombardò gli atolli di Tarawa e Makin (isole Gilbert), quindi scortò le portaerei della TF 58 nelle incursioni sulle isole Marshall (dicembre e gennaio 1944) e assisté le truppe dell'esercito nella battaglia di Kwajalein. Riprese poi il ruolo di scorta e accompagnò le portaerei nelle isole Caroline (febbraio) e al largo della Nuova Guinea (aprile). Tra il giugno e il luglio 1944 partecipò attivamente alla campagna delle isole Marianne supportando le divisioni sbarcate e difendendo le portaerei nell'importante battaglia del Mare delle Filippine: da agosto a ottobre fu profondamente revisionato, quindi tornò a scortare le portaerei nelle loro incursioni su Cina, Formosa, Giappone. Dal 19 al 27 febbraio 1945 si unì alla forza da bombardamento navale che appoggiava le divisioni Marine coinvolte nella battaglia di Iwo Jima e, dopo una breve tregua, svolse analogo compito durante la battaglia di Okinawa: nel corso di quest'ultima utilizzò intensivamente il proprio armamento contro obiettivi terrestri.
Terminata la guerra nell'agosto 1945 operò per alcuni mesi nel Mar Giallo in veste di forza d'occupazione, quindi a novembre fece ritorno negli Stati Uniti. Nel gennaio 1946 si ancorò a Philadelphia, dove a febbraio fu sospeso dal servizio e integrato nella Flotta di riserva dell'Atlantico. Nel settembre 1959, disarmato, fu venduto a una compagnia metallurgica che si occupò della sua demolizione.