Utente:Lo Scaligero/Sandbox/Verona romana
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La Verona romana è stata una delle più significative città della Regio X Venetia et Histria e oggi è tra le più considerevoli per quantità e stato di conservazione dei monumenti ancora esistenti. La sua importanza strategica in epoca romana deriva dalla posizione geografica, la città si trovava infatti in una zona di passaggio obbligato delle comunicazioni tra la zona orientale e quella occidentale della Gallia l'oriente e l'occidente della Gallia Transpadana, ovvero la zona a Nord del fiume Po.[5]
Verona | |
---|---|
La città romana dopo la sua rifondazione entro l'ansa dell'Adige | |
Nome originale | Verona in latino, Οὐἡρωνα o Οὐἡρων in greco; in epoca tardo antica anche Berona o Beronia (Βερὡνη o Βερὡνα in greco)[1] |
Cronologia | |
Fondazione | Metà del I secolo a.C. |
Amministrazione | |
Territorio controllato | Agro veronese, di circa 3 700 km²[2] |
Territorio e popolazione | |
Superficie massima | 470 000 m²[3] |
Abitanti massimi | 25 000[4] |
Localizzazione | |
Stato attuale | Italia |
Località | Verona |
Coordinate | 45°26′17.37″N 10°59′37.47″E |
Altitudine | 59 m s.l.m. |
Cartografia | |
Il primo nucleo urbano preromano sorgeva sul colle San Pietro, da dove era possibile dominare la pianura sottostante e controllare il guado del fiume dove sarebbe poi sorto il romano ponte Pietra. Presso questo primo abitato situato in un luogo strategico e di confine gravitavano molto probabilmente diverse popolazioni: dalla zona orientale gli Euganei in un primo momento e poi i Veneti; dalla zona occidentale i Galli Cenomani; dalla zona alpina i Reti. La città crebbe velocemente di importanza a partire dall'89 a.C., quando divenne colonia di diritto latino, e ancor più dal 49 a.C., con l'elevazione a rango di municipio romano: è infatti in questo momento che la città venne rifondata all'interno dell'ansa dell'Adige, con il tipico impianto urbanistico romano ad assi ortogonali. In poco più di un secolo vennero costruiti tutti i maggiori monumenti architettonici e la città assunse l'aspetto che la caratterizzò per diverso tempo. Solo sul finire del IV secolo, infatti, cominciano ad esserci testimonianza di degrado e abbandono di strutture importanti con il sacro Capitolium, e bisognerà aspettare l'arrivo di Teodorico il Grande per rivedere a Verona un rinnovato fervore di costruzioni di monumenti.[5]