Addomesticamento del cane
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L'addomesticamento del cane e la conseguente selezione da parte dell'uomo delle varie razze canine è ad oggi motivo di dibattito scientifico. Il cane domestico è membro del genere Canis, un gruppo di specie morfologicamente simili al lupo che compongono ad oggi la famiglia di carnivori più diffusa sul pianeta Terra[1][2][3][4][5]. Il parente selvatico più prossimo al cane domestico è a punto il lupo grigio, non esistendo oggi altre specie che possono aver contribuito allo sviluppo della linea genetica del cane[2][3][6][7], e le due specie, il canis lupus familiaris ed il canis lupus[7][8][9] non sono l'una derivata dall'altra: sarebbe a dire che i lupi moderni sono a loro volta discendenti da un antenato comune al cane[8][9].
È ancora oggi oggetto di dibattito quando e dove l'antenato comune tra il cane ed il lupo venne addomesticato dall'uomo, marcando la divergenza tra le sue specie.
Il dibattito cronologico ha circoscritto il campo al Neolitico (come suggerirebbero i reperti archeologici che datano al XIII millennio a.C. i primi resti di un cane inumato insieme ad un uomo)[10], quando cioè l'uomo ha scoperto l'agricoltura ed ha avviato la costituzione d'insediamenti stabili, o nel Paleolitico[11], quando gli esseri umani erano ancora dei semplici cacciatori-raccoglitori[3][8].
Il dibattito geografico contrappone l'Europa occidentale[3][12], l'Asia centrale[12][13] e l'Estremo Oriente[12][14]. In tempi recenti, è stata poi proposta una nuova teoria che vede l'addomesticamento del cane come un processo iniziato indipendentemente sia nell'Occidente sia nell'Oriente dell'Eurasia tra il 12000 ed il 4400 a.C., momento in cui i cani orientali si sarebbero mescolati con quelli occidentali, in buona sostanza quasi soppiantandoli, contestualmente allo spostamento di popolazioni da Est verso Ovest[12][15][16].
L'unico dato ad oggi certo è che il cane è stato il primo animale oggetto di addomesticamento da parte dell'uomo[9][17][18][19].