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Il Caffè Michelangiolo si trova in via Cavour 21 a Firenze.
Luogo di animatissime discussioni sia d'ordine artistico che politico, ha visto come protagonisti un sodalizio d'artisti, quasi tutti toscani, che dopo il 1860, animano vivacemente il panorama artistico italiano e che hanno contribuito in modo decisivo al rinnovamento dell'estetica pittorica tradizionale. In particolare qui si ritrovavano i giovani artisti in rivolta con l'arte accademica della vicina San Marco, che per la loro maniera di dipingere con larghe macchie di colori puri vennero definiti Macchiaioli.
Si davano qui convegno: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, Adriano Cecioni, Serafino De Tivoli, Diego Martelli, Angiolo Tricca, Ferdinando Buonamici, Cristiano Banti, Giuseppe Moricci, Lorenzo Gori e altri. Cecioni dipinse anche un quadro che ritraeva l'interno del caffè.
Successivamente alla chiusura, i letterati del Caffè Le Giubbe Rosse (Papini su tutti) apposero sul muro del vecchio Caffè una lapide, visibile ancora oggi, per omaggiare quello che è stato il primo Caffè letterario di Firenze.
Oggi il Caffè ospita il Museo Leonardo da Vinci Firenze ma rimane ancora attivo artisticamente promuovendo mostre ed eventi culturali legati alla memoria storica e al pensiero contemporaneo che qui i Macchiaioli e gli altri frequentatori produssero dal 1848 al 1861.
Parallelamente agli eventi esce la rivista NOI al Caffè Michelangiolo che tratta i temi storici, politici ed artistici che caratterizzarono il Caffè a metà Ottocento.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244319759 · GND (DE) 7536152-8 |
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