Campionato mondiale di Formula 1 2007
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Il campionato mondiale di Formula 1 2007 organizzato dalla FIA è stata, nella storia della categoria, la 58ª stagione ad assegnare il campionato piloti, vinto da Kimi Räikkönen, e la 50ª ad assegnare il campionato costruttori, vinto dalla Ferrari.
Campionato mondiale di Formula 1 2007 | |
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Edizione n. 58 del Campionato mondiale di Formula 1 | |
Dati generali | |
Inizio | 18 marzo |
Termine | 21 ottobre |
Prove | 17 |
Titoli in palio | |
Piloti | Kimi Räikkönen su Ferrari F2007 |
Costruttori | Ferrari |
Altre edizioni | |
Precedente - Successiva | |
Edizione in corso |
È iniziata il 18 marzo per terminare il 21 ottobre, dopo 17 gare, una in meno rispetto alla stagione precedente. Il 2007 ha segnato la fine del vecchio Patto della Concordia e l'inizio della fornitura unica della Bridgestone fino al 2010, a seguito degli eventi occorsi nel 2005, su tutti quello di Indianapolis. È stata soprattutto segnata dalla controversa vicenda riguardante la Ferrari e la McLaren, cui hanno fatto seguito le numerose polemiche nate da alcune situazioni ambigue durante i Gran Premi.
A livello agonistico il campionato ha visto il ritiro, dopo 16 anni, di Michael Schumacher, sostituito alla Ferrari da Kimi Räikkönen, mentre il campione del mondo in carica, Fernando Alonso, è stato ingaggiato dalla McLaren. L'uscita di scena di Jacques Villeneuve e Juan Pablo Montoya è stata bilanciata dai ritorni di Alexander Wurz e Anthony Davidson, mentre hanno esordito nella massima categoria automobilistica il britannico Lewis Hamilton, trionfatore della seconda edizione del campionato GP2, il finlandese Heikki Kovalainen e il tedesco Adrian Sutil. La presenza italiana è stata confermata da Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi.
Il calendario
Il calendario del campionato si ridusse di una gara, passando dalle 18 prove del 2006 alle 17 del 2007. Per la prima volta dal 1975, tutte le gare si disputarono in nazioni diverse. Il 29 agosto 2006 la FIA aveva pubblicato un calendario provvisorio dove il Gran Premio di San Marino e il Gran Premio d'Europa erano stati esclusi, mentre il Gran Premio del Belgio era stato riammesso.[1]
Il 14 marzo 2006 venne annunciato ufficialmente lo spostamento del Gran Premio del Giappone dal Circuito di Suzuka al ricostruito Circuito del Fuji, rispettivamente di proprietà della Honda e della Toyota; un circuito dove la Formula 1 non gareggiava dalla stagione 1977.[2][3]
Il governo italiano, visto l'obbligo di ristrutturazione dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, aveva inizialmente siglato un contratto per la disputa del Gran Premio di San Marino, tanto che il 7 settembre 2006 la gara era stata provvisoriamente inclusa per il 29 aprile come diciottesima prova mondiale. Tuttavia i termini del contratto dipendevano in larga misura dall'abilità dei tecnici nel completare entro marzo 2007 le modifiche richieste,[1] ma i lavori non terminarono abbastanza velocemente. Così, con la pubblicazione del calendario ufficiale, avvenuta il 18 ottobre 2006,[4] la FIA annunciò ufficialmente che il Gran Premio di San Marino per il 2007 non si sarebbe disputato.
La presentazione delle vetture
Le nuove monoposto sono state presentate dalla scuderie secondo l'ordine seguente:
Costruttore | Telaio | Data lancio | Luogo lancio |
---|---|---|---|
Toyota | TF107 | 12 gennaio[5] | Colonia, Germania[5] |
Ferrari | F2007 | 14 gennaio[5] | Circuito di Fiorano, Maranello, Italia[5] |
McLaren-Mercedes | MP4-22 | 15 gennaio[5] | Circuito di Valencia, Spagna[5] |
BMW Sauber | F1.07 | 16 gennaio[5] | Circuito di Valencia, Spagna[5] |
Renault | R27 | 24 gennaio[5] | Amsterdam, Paesi Bassi[5] |
RBR-Renault | RB3 | 26 gennaio[6] | Circuito di Catalogna, Spagna[6] |
Williams-Toyota | FW29 | 2 febbraio[5] | Grove, Oxfordshire, Gran Bretagna[5] |
Spyker-Ferrari | F8-VII | 5 febbraio[7] | Circuito di Silverstone, Gran Bretagna[7] |
STR-Ferrari | STR02 | 13 febbraio[8] | Circuito di Catalogna, Spagna[8] |
Honda | RA107 | 26 febbraio[9] | Londra, Gran Bretagna[9] |
Aguri-Honda | SA07 | 14 marzo[10] | Melbourne, Australia |
I test
I test pre-stagionali iniziarono nel novembre 2006 sul Circuito di Catalogna, con dieci squadre su undici che parteciparono alle prove. Le assenze più rimarchevoli vennero da Fernando Alonso e Kimi Räikkönen, che erano ancora sotto contratto rispettivamente con Renault e McLaren. Anche Jenson Button non vi partecipò per i postumi di una frattura al collo dopo un incidente sul kart in preparazione ai test di novembre.[11] Lewis Hamilton fece la sua prima apparizione su una McLaren.
Il cambio del regolamento e il passaggio al fornitore unico di gomme furono, per alcuni osservatori, le ragioni per cui la Ferrari si presentò più in fretta ai primi test[12] ottenendo tempi lusinghieri, anche se la casa nipponica sostenne che lo pneumatico del 2007 si presentava con una costruzione completamente nuova minimizzando qualsiasi beneficio per le scuderie che nel 2006 erano gommate Bridgestone (Ferrari, Toyota, Williams, Midland/Spyker e Super Aguri).[13]
Nei primi tre giorni di test i tempi più veloci furono di Massa e Badoer,[14] ma l'interesse era sul fatto che il due volte campione del mondo Mika Häkkinen prendesse parte ai test con una McLaren, anche se fece registrare parziali elevati. I tempi sul giro vennero poi migliorati da Ralf Schumacher e Jarno Trulli nel quarto giorno.[14]
Le sessioni di test ripresero il 6 dicembre sul Circuito di Jerez de la Frontera, alle quali presero parte quasi tutte le scuderie. Inizialmente, le due Ferrari di Massa e Badoer ottennero i parziali più veloci, con la McLaren di Lewis Hamilton a segnare il terzo tempo.[15] L'inglese migliorò la sua posizione il giorno seguente, facendo segnare il tempo più veloce con un secondo di margine sulla Renault di Giancarlo Fisichella.[15]
Le due scuderie giapponesi Honda e Toyota fecero segnare i tempi migliori nei due giorni successivi. Heikki Kovalainen e Pedro de la Rosa furono i più veloci nel quarto e quinto giorno dei test. Soltanto nell'ultimo giorno Fernando Alonso fece il suo debutto ufficiale con la McLaren, dopo un accordo raggiunto con il manager Flavio Briatore; con questo però, lo spagnolo non rescisse il suo contratto con la Renault (che lo vincolava fino 31 dicembre).[16]
Nel gennaio del 2007 si ritornò ancora sul Circuito di Catalogna per una nuova sessione di test, e nella metà di febbraio si passò sul Circuito del Bahrein.
Accordi e fornitori
A livello politico e organizzativo, questa stagione segnò la conclusione del Patto della Concordia – siglato originariamente nel 1997 e giunto al terzo rinnovo – fra gli attuali costruttori di Formula 1 e Bernie Ecclestone. In particolare, Mercedes-Benz, BMW, Renault e Honda – da maggio 2005 riuniti collettivamente sotto l'egida del GPMA, Grand Prix Manufacturers Association – si trovarono spesso in disaccordo con la FIA e lo stesso Ecclestone, per motivi finanziari e tecnici. Nel febbraio del 2005 avevano minacciato di boicottare la Formula 1 dalla stagione 2008 in avanti proclamando un nuovo campionato mondiale, il GPWC o Grand Prix World Championship, prima di ritornare sui loro passi e firmare un "Memorandum of Understanding" durante il Gran Premio di Spagna 2006.[17]
L'8 gennaio 2007 la FIA annunciò la creazione di un comitato per garantire gli interessi dei costruttori denominato "Formula One Manufacturers' Advisory Commission" (FOMAC), con presidente Burkhard Göschel e composto da BMW, DaimlerChrysler (Mercedes), Ferrari, Honda, Renault e Toyota.[18] La vecchia GPMA si dissolse con l'abbandono della Renault, avvenuto nel febbraio del 2007.
Poco prima dell'inizio del campionato, il 29 gennaio 2007, scoppiarono alcune polemiche riguardanti la Toro Rosso, in quanto Frank Williams minacciava azioni legali qualora la scuderia con sede a Faenza si fosse presentata alla prima gara mondiale con un clone della Red Bull RB3, monoposto realizzata da Adrian Newey. Secondo Williams, tale decisione avrebbe violato il Patto della Concordia, il quale vietava ad una squadra la vendita di telai ad altri team concorrenti. La Spyker preannunciò immediato ricorso, esteso alla vigilia di inizio stagione anche alla Super Aguri in quanto tale vettura risultava essere molto somigliante a quella della Honda nella passata stagione.[19] Il reclamo presentato fu, però, respinto dalla FIA. La Red Bull Racing valutò seriamente se intentare un'azione legale alla scuderia olandese ma, alla fine, la vicenda si concluse con un nulla di fatto, perché era inutile, secondo Red Bull, creare scompensi giudiziari tre giorni prima del Gran Premio inaugurale.[20]
Scuderie
Il 9 settembre 2006 la MF1 Racing venne venduta ufficialmente a un consorzio arabo-olandese capeggiato dal magnate di internet e costruttore di vetture sportive Michiel Mol, con il telaio fornito dalla Spyker Cars. Il team venne ribattezzato ufficialmente Spyker. La scuderia Midland terminò comunque la stagione in accordo alle regole del Patto della Concordia, con il nome provvisorio di Spyker MF1 Team.[21] Il 24 ottobre, la casa olandese annunciò il cambio di nome da Spyker MF1 Team a Spyker F1 dalla stagione 2007 in avanti, soggetta come tutti i team agli accordi sottoscritti nel Patto.[22][23] Il 30 settembre 2006 ci fu l'annuncio ufficiale che il fornitore di motori della neonata scuderia sarebbe stata la Ferrari,[24] e nel marzo dell'anno successivo si ebbe l'ingresso del nuovo sponsor, la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti Etihad Airways.[25]
Altri cambiamenti nella fornitura dei motori toccarono il team Williams, che passò dai Cosworth ai Toyota con un contratto di tre anni,[26] e la Scuderia Toro Rosso, che usufruì, invece, dei motori Ferrari.[27] I nuovi propulsori causarono, comunque, alcune difficoltà di adattamento alla vettura del team di Faenza, facendo slittare la presentazione della STR2 di alcuni giorni.
Per quanto riguarda i cambiamenti interni ai team, alla Ferrari, Jean Todt diventò amministratore delegato e fu sostituito da Luca Baldisseri, mentre il direttore tecnico Ross Brawn si prese un anno di pausa dopo 10 stagioni nel team italiano. In seguito rese ufficiale il suo definitivo addio alla scuderia, nonostante avesse espresso il desiderio di lavorare ancora nella squadra per il futuro.[28] Al contempo la casa di Maranello cambiò anche il proprio sponsor, passando da Vodafone, divenuta sponsor primario della McLaren-Mercedes, ad Alice, siglando quindi un contratto con Telecom Italia.
Riguardo agli altri sponsor, la Mild Seven non rinnovò il suo contratto con la Renault alla conclusione del 2006, a causa delle leggi europee vigenti in materia di tabacco[29] Il 16 ottobre, la scuderia francese confermò il nuovo accordo di sponsorizzazione con la compagnia bancaria olandese ING, che divenne il suo sponsor principale.[30] Pochi giorni dopo, anche la Williams F1 annunciò il suo nuovo sponsor primario: la AT&T.[31]
Intanto la Lucky Strike, di proprietà della British American Tobacco, e le sue 555 filiali cessarono ogni sponsorizzazione con la squadra Honda che lasciò anche altri sponsor primari. Con l'annuncio, avvenuto il 26 febbraio a Londra, che la Honda avrebbe corso la stagione con la nuova carrozzeria chiamata "Earth Livery" sulla nuova vettura era la prima volta dalla stagione 1968 che una squadra scegliesse la libertà dagli sponsor per un'intera annata.[32] In precedenza, il 25 gennaio, la Honda aveva presentato una vettura con livrea interna provvisoria in Spagna, al circuito di Catalogna.[33] Questa scelta era in parte dovuta all'insuccesso avuto dalla Honda nell'ingaggiare uno sponsor fisso.
Piloti
Dopo cinque anni passati in Renault, Fernando Alonso, campione del mondo nel 2005 e nel 2006, passò alla McLaren, affiancato dal campione di GP2 Lewis Hamilton, mentre Pedro de la Rosa tornò nel ruolo di terzo pilota insieme a Gary Paffett, collaudatore di riserva, che nel 2007 corse nel DTM con la Mercedes della scuderia Persson.
Perso l'asturiano, la Renault promosse Giancarlo Fisichella a prima guida e al suo fianco chiamò il finlandese Heikki Kovalainen, vicecampione di GP2. Come collaudatori vennero presi i brasiliani Nelson Piquet jr., figlio di Nelson, che ben aveva figurato nella stagione 2006 della GP2, e Ricardo Zonta, che parallelamente prese parte al campionato brasiliano delle Stock Cars.
Lo spostamento di Alonso alla McLaren fu reso possibile anche dal passaggio di Kimi Räikkönen alla Ferrari, dopo il ritiro del sette volte campione del mondo Michael Schumacher. La scuderia italiana confermò anche Felipe Massa come pilota titolare, mentre nel ruolo di collaudatori vennero confermati Luca Badoer e Marc Gené. Anche la Honda mantenne Jenson Button e Rubens Barrichello come prime guide e ingaggiò l'austriaco Christian Klien e i britannici James Rossiter (per le prime tre gare) e Mike Conway nel ruolo di collaudatori, con quest'ultimo che gareggiò contemporaneamente nella GP2 per la Super Nova Racing.
Anche la BMW Sauber confermò il tedesco Nick Heidfeld e il polacco Robert Kubica come prime guide. Nel ruolo di collaudatori rimasero i tedeschi Sebastian Vettel e Timo Glock, con quest'ultimo che continuò a gareggiare nella GP2 con il team iSport International, e il cinese Ho-Pin Tung.
La Toyota optò anch'essa per il mantenimento di Ralf Schumacher e Jarno Trulli come prime guide, ma decise di assumere come collaudatori il francese Franck Montagny, proveniente dalla Super Aguri, e due piloti giapponesi, Kohei Hirate e Kamui Kobayashi.
Alcuni movimenti nel mercato piloti si ebbero in Williams, che rimpiazzò l'australiano Mark Webber con l'austriaco Alexander Wurz, già collaudatore e riserva nel 2007. Wurz non gareggiava in Formula 1 dalla stagione 2000, salvo un gran premio corso nel 2005 in sostituzione di Montoya. Per il resto la scuderia confermò Nico Rosberg e il terzo pilota indiano Narain Karthikeyan, ingaggiando come secondo collaudatore il giapponese Kazuki Nakajima.
Mark Webber, sostituito nella scuderia inglese, passò alla Red Bull, incontrando come prima guida David Coulthard, nella scuderia dal 2005, e sostituendo Christian Klien. Il collaudatore olandese Robert Doornbos, dapprima confermato per i test di febbraio 2007 sul Circuito di Manama nel Bahrein, annunciò il passaggio alla serie americana Champ Car nel Minardi Team USA. Venne ingaggiato come collaudatore il tedesco Michael Ammermüller, che svolse anche il ruolo di pilota titolare in GP2 per il team ART Grand Prix.
La Super Aguri confermò Takuma Satō e ingaggiò Anthony Davidson rimpiazzando di Sakon Yamamoto che, retrocesso al ruolo di collaudatore, prese parte al campionato GP2 per il team Ocean Racing Technology. Altri acquisti si registrarono nella scuderia olandese Spyker, motorizzata Ferrari, che oltre a confermare il connazionale Christijan Albers, assunse il tedesco Adrian Sutil come secondo pilota al posto del portoghese Tiago Monteiro, passato al campionato World Touring Car Championship (WTCC). Come collaudatori vennero ingaggiati il malese Fairuz Fauzy, che partecipava anche alla World Series by Renault per il team Cram Competition, lo spagnolo Adrián Vallés, il tedesco Markus Winkelhock e l'olandese Giedo van der Garde che in un primo momento era stato messo sotto contratto come collaudatore dalla Super Aguri, ma l'accordo venne annullato a causa di un contenzioso sulla firma del contratto da parte della squadra nipponica. Infine la scuderia satellite della Red Bull, la Toro Rosso, confermò poco prima dell'inizio della stagione l'italiano Vitantonio Liuzzi e lo statunitense Scott Speed come prime guide, mentre lo svizzero Neel Jani svolse il ruolo di collaudatore.
Tabella riassuntiva
Le seguenti scuderie e piloti hanno preso parte al campionato; i numeri ufficiali dei piloti sono stati assegnati dalla lista di iscrizione FIA del 4 dicembre 2006.[34] Tutti i dettagli sulle squadre sono ripresi dal sito ufficiale della Formula 1 ad eccezione di quelli segnati in nota. Tutti i motori di Formula 1 erano conformi alle specifiche introdotte nel 2006: V8 di 2.4 litri.
- In corsivo sono indicati i collaudatori che hanno partecipato alla prima sessione di prove del venerdì nei Gran Premi.
Per ciò che concerne i circuiti i cambiamenti più notevoli avvennero in quello di Fuji, rinnovato nelle tribune e nella zona della pitlane. La pista venne dotata del rettilineo più lungo del mondiale, con 1.5 km di percorrenza, e di dodici curve, piuttosto impegnative rispetto alla versione conosciuta nella metà degli anni '70. Nel corso del weekend di Monza la Fia annunciò che dal 2009 le piste di Suzuka e del Fuji avrebbero ospitato alternativamente il Gran Premio del Giappone.[39]
Nel Circuito di Catalogna, sede del Gran Premio di Spagna, fu inserita una nuova chicane nel rettilineo antistante l'Europcar e la New Holland. Queste modifiche vennero fatte per rallentare le vetture prima del rettilineo principale, nella speranza di fornire più occasioni di sorpasso.[40]
Altre modifiche interessarono il Circuito di Spa-Francorchamps, sede del Gran Premio del Belgio, che subì cambiamenti sostanziali nella chicane del Bus Stop e con la nuova zona dei box e del parco chiuso, totalmente riprogettata.
Per ciò che riguarda i Gran Premi, a stagione già iniziata, il 14 aprile 2007, venne annunciata l'assenza in calendario del Gran Premio di Germania, dopo più di mezzo secolo di svolgimento ininterrotto dal 1955, anno della tragedia della 24 Ore di Le Mans, con l'eccezione del 1960, quando si corse una prova di Formula 2 sulla pista "Sudschleife" del Nürburgring, a causa di un mancato accordo tra le proprietà dei due circuiti tedeschi sui diritti del nome della corsa. In questo caso, il Nürburgring controllava i diritti del nome "Gran Premio d'Europa" e Hockenheim controllava i diritti del nome "Gran Premio di Germania". L'evento che si disputò al Nürburgring come decima prova del campionato mondiale ebbe la dizione di "Grosser Preis von Europa"[41] confermata anche dal sito ufficiale del circuito del Nürburgring.
Per la prima volta, la Formula One Management diffuse prove e gare in widescreen anamorfico[42] e ad alta definizione per i televisori 16:9.[43] Ma solo l'emittente televisiva britannica ITV, le tedesche RTL e Premiere, la TF1 francese e le spagnole Telecinco e TV3[44] vennero considerate idonee a trasmettere tale servizio in questa stagione.[45] Anche la Rai, il 13 marzo, annunciò che avrebbe trasmesso, come negli anni passati, sia le qualifiche del sabato che la gara.
Intanto, l'interesse di Sky Italia (già detentrice dei diritti per l'A1 Grand Prix) sulla massima categoria, divenuto sempre più pressante dopo l'annuncio del ritorno delle riprese in alta definizione su schermo anamorfico,[46] si concretizzò il 21 maggio 2007 quando l'emittente di Rupert Murdoch annunciò l'acquisizione dei diritti televisivi dal Gran Premio di Monaco e per le stagioni 2008 e 2009.[47]