Capitalismo rosa
appropriazione e assimilazione capitalista della diversità sessuale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il capitalismo rosa (a volte chiamato anche capitalismo arcobaleno o capitalismo gay[1][2][3]) è un termine utilizzato, da una prospettiva critica, per designare l'incorporazione, nel capitalismo e nell'economia di mercato, dei discorsi del movimento LGBTIQ e la diversità sessuale, incentrati soprattutto sul modello di uomo gay, cisgenere, occidentale, bianco e di classe media o alta.[4][5][6][7][8][9][10][11]
Consiste nell'ottenimento di maggiori benefici all'incorporare al consumo settori della popolazione tradizionalmente discriminata, ma che hanno acquistato un sufficiente potere d'acquisto, denominato denaro rosa, per generare un mercato specifico di beni e servizi focalizzati sulla comunità gay, come bar e discoteche, turismo omosessuale o consumo culturale specializzato.[12][13]
Sebbene la configurazione di spazi per il consumo LGBTI può essere visto come una opportunità per l'omosocializzazione, il fatto di definire modelli di consumo provoca una assimilazione della diversità sessuale a modelli sessuali accettati socialmente, come la monogamia, l'interesse per la moda dominante o la definizione di estetiche corporali fissate in base a canoni pubblicitari.[5][12][14][15]