Carusi
Termine siciliano che significa letteralmente "ragazzi" / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Carusi (singolare carusu) è un termine della lingua siciliana che significa letteralmente "ragazzi". Aldilà del significato letterale, il termine è divenuto noto per la condizione di lavoro minorile a cui erano sottoposti i giovani siciliani, soprattutto nei secoli XIX e XX.
«Cca sutta nta stu nfernu puvireḍḍi
Nui semu cunnannati a la tirannìa
A manu di li lupi su’ l’agneḍḍi
Chianciti chianciti, mamma mìa»
«Poveri noi qua sotto in questo inferno,
noi siamo condannati alla tirannia,
gli agnelli sono in mano ai lupi,
piangi, piangi, mamma mia.»
In Sicilia i figli, sia maschi sia femmine, secondo l'età venivano detti in successione picciriḍḍi ("bambini", 0-5 anni circa), carusi ("ragazzi", 6-14 anni circa), picciotti ("giovani", 15-21 anni circa).