Cavallo di ritorno (linguistica)
espressione nella lingua italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
In linguistica, un cavallo di ritorno[1] o prestito di ritorno[2] è un lemma che, dopo essere stato adottato in una lingua come prestito, torna alla lingua originaria, generalmente presentando nuova forma e significato.[3]
Un esempio di cavallo di ritorno in italiano è la parola portfolio. Partendo dall'italiano porta foglio, risulta attestata in inglese per la prima volta nel 1713 come porto folio con significato di ‘contenitore di fogli sfusi’. Nel 1781 se ne registra un uso univerbato con significato di ‘insieme dei documenti di un Ministero’ e nel 1893 è sicuramente attestata col significato moderno di ‘gruppo selezionato di opere mostrate da un libero professionista ad un potenziale committente’. Rientrerà in italiano, con lo stesso nuovo significato acquisito in inglese, nel 1983.
Altri esempi di cavalli di ritorno sono:
- antico francese tennez! ‘tenere.2PL.IMP’ > inglese 1440 ca. tennis > francese tennis
- inglese animation ‘animazione’ > giapponese アニメーション (animēshon) → アニメ(anime) ‘film d’animazione giapponese’ > ing. 1985 anime ‘id’
- giapponese 神風 /kamiˈkaze/ ‘vento divino’ > inglese kamikaze ‘persona che compie un attacco suicida’ > giapponese kamikaze ‘id’
- antico greco (káryon) pontikón ‘noce del Ponto, nocciola’ > turco findik ‘nocciola’ > neogreco fountoukì ‘nocciola’[4]
- italiano disegno > inglese 1580 (industrial) design > italiano 1954 design (industriale)