Clan Nakatomi
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Il clan Nakatomi (中臣氏?, Nakatomi-uji) fu una delle famiglie più potenti del Giappone nel periodo Asuka (538 d.C.-710), nel periodo Nara (710-794) ed in buona parte del periodo Heian (794-1185). Ai capi del clan l'imperatore conferì il titolo ereditario di Muraji (連?), riservato ai più importanti maestri cerimonieri della nobiltà imperiale. Fu dato ai Nakatomi l'incarico di presiedere ai sacri rituali shintoisti di corte e furono coadiuvati dai capi del clan Inbe, con i quali si occuparono delle cerimonie di purificazione (Harai?, 祓).
Secondo le leggende che accompagnano la nascita della nazione giapponese, I Nakatomi erano i discendenti di Ame no Koyane no Mikoto,[1] una delle divinità shinto (神?, Kami) che aiutarono la mitologica antenata della dinastia imperiale, la dea del sole Amaterasu (Amaterasu-ō-mi-kami?, 天照大御神, letteralmente "Grande dea che splende nei cieli").[2] La loro carica fu seconda solo a quella del sovrano in campo spirituale.