Connection Machine
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Connection Machine è il nome di una serie di supercomputer sviluppata da Danny Hillis all'inizio degli anni ottanta al MIT in contrapposizione alla tradizionale architettura di von Neumann. Il CM-1 inizialmente concepito al MIT era un computer a elevato parallelismo che si basava su una topologia a ipercubo che collegava i vari nodi. Ogni nodo era un processore molto semplice dotato di una propria memoria che eseguivano codice SIMD. Le Connection Machine, in origine, erano progettate per applicazioni di intelligenza artificiale e di calcolo simbolico, anche se versioni successive ebbero successo nelle scienze applicate che richiedevano elevate potenza di calcolo.