Daunia
regione dell'Italia antica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La Daunia è un distretto storico-geografico dell'Italia meridionale che in epoca pre-romana, unitamente alla vicina Peucezia (situata a sud-est della valle dell'Ofanto) e alla più lontana Messapia, costituiva la Iapigia, dalla quale ultima hanno tratto il nome tanto la romana Apulia quanto l'attuale Puglia. Il territorio dauno si estende dal Gargano al Vulture e dal Subappennino al golfo di Manfredonia, abbracciando quindi l'intero Tavoliere delle Puglie e confinando con il territorio dei Frentani e con il Sannio all'altezza del bacino del Fortore, mentre le valli del Cervaro e dell'Ofanto sono condivise con l'Irpinia.[1]
Daunia | |
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Veduta satellitare del territorio dauno. Si riconoscono il promontorio del Gargano (in alto a destra), la fertile piana del Tavoliere (al centro) e i boscosi monti Dauni (in basso a sinistra). | |
Stati | Italia |
Regioni | Puglia Basilicata (marginalmente) |
Nome abitanti | Dauni |
L'antica Daunia corrispondeva a buona parte dell'ex-Capitanata e dell'attuale provincia di Foggia, nonché alla parte occidentale della nuova provincia di Barletta-Andria-Trani e all'estremo margine settentrionale della moderna provincia di Potenza (quest'ultima situata in Basilicata). Malgrado il loro nome, i monti della Daunia erano invece in gran parte esterni al territorio della Daunia antica; essi erano infatti occupati dai Sanniti e dagli Irpini[2] che vi tenevano una serie di arces ("fortezze") e di oppida ("borghi"), il più rilevante dei quali era Vescellium.[3]