Depressione del Kuma-Manyč
Depressione tra Mar Caspio e Mar Nero; secondo alcune convenzioni rappresenta il confine tra Europa e Asia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La depressione del Kuma-Manyč (in russo Кумо-Манычская впадина?, Kumo-Manyčskaja vpadina) o anche depressione del Manyč o depressione ponto-caspica[3], si estende per circa 500 chilometri dal mar Caspio al mar Nero ed è l'area di massima depressione dell'istmo ponto-caspico. Si trova nel sud-ovest della Russia e separa la grande pianura russa (a nord) dalla regione del Caucaso (a sud).
Prende il nome dai fiumi che vi scorrono: il Kuma e il Manyč orientale, tributari del Mar Caspio, e il Manyč occidentale, che si getta nel Don a circa 100 km della foce sul Mar d'Azov. Il Kuma attraversa la depressione solo nel suo tratto finale. La larghezza media va dai 20 ai 30 km (nella parte centrale si restringe a 1–2 km)[4]. L'altezza sul livello del mare passa da -26 m sulla riva del Caspio a 0 m sulla riva del Mar d'Azov[5]; la massima altitudine (20 metri) è raggiunta nei dintorni del villaggio di Divnoe, al centro della depressione, a sud del bacino Proletarskoe[6].
La depressione del Kuma-Manyč è spesso considerata confine convenzionale tra Europa ed Asia[7]; è accompagnata da una zona di faglia che, sino a 10.000 anni fa, era occupata da un braccio di mare che collegava il Mar Nero e il Mar Caspio, detto "Stretto di Manyč".