Diamante sintetico
Diamante prodotto attraverso processi tecnologici / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Un diamante sintetico è un diamante prodotto attraverso un processo tecnologico, mentre i diamanti naturali vengono prodotti da un processo di natura geologica. Il diamante sintetico è anche conosciuto come diamante HPHT o CVD, sigle che ne definiscono il metodo produttivo: High - Pressure High - Temperature (sintesi ad elevata pressione e temperatura) e Chemical Vapor Deposition (sintesi a deposizione chimica da vapore).
I tentativi di produrre diamanti sintetici sono stati numerosi, e documentati tra il 1879 e il 1928, la maggior parte dei quali sono stati analizzati attentamente, ma nessuno fu confermato. Solo a partire dal 1940, negli Stati Uniti, in Svezia e nell'Unione sovietica, usando i processi CVD e HPHO ha avuto inizio una vera e propria ricerca sistematica.
La prima sintesi riproducibile venne realizzata intorno al 1953. Un terzo metodo, noto come Detonation Synthesis, sintesi per detonazione, è entrato nel mercato dei diamanti solo alla fine del 1990. In questo processo, vengono creati granelli di diamante di dimensioni nanometriche tramite una detonazione di esplosivi contenenti carbonio. In laboratorio è stato dimostrato un quarto metodo trattando grafite con ultrasuoni ad alta potenza, ma attualmente non ha applicazioni commerciali.
Le proprietà del diamante sintetico dipendono dai dettagli dei processi produttivi, e possono essere inferiori o superiori a quelle del diamante naturale: la durezza, la conducibilità termica e la mobilità degli elettroni sono superiori in alcuni diamanti sintetici. Di conseguenza, il diamante sintetico è ampiamente usato in prodotti abrasivi, in strumenti di taglio e lucidatura, e in dissipatori di calore.
Sono in fase di sviluppo anche diamanti sintetici per applicazioni elettroniche, compresi in dispositivi ad alta potenza nelle centrali elettriche, nei transistor per alte frequenze e nei LED. Diamanti sintetici vengono utilizzati nelle strutture di ricerca ad alta energia all'interno di rivelatori a raggi ultravioletti (UV). Grazie alla sua combinazione unica di stabilità termica e chimica, bassa dilatazione termica ed alta trasparenza ottica in una vasta gamma spettrale, il diamante sintetico è ormai il materiale più importante per finestre ottiche a laser CO2 ad alta potenza e per il gyrotron[1].