Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze
opera di Galileo Galilei del 1638 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti locali è un trattato di Galileo Galilei, pubblicato a Leida - Paesi Bassi nel 1638 dall'editore Ludovico Elzeviro.
Due nuove scienze | |
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Frontespizio della prima edizione | |
Autore | Galileo Galilei |
1ª ed. originale | 1638 |
Genere | Trattato |
Sottogenere | scientifico |
Lingua originale | italiano, latino |
È la più importante opera galileiana sulla scienza moderna[1], della quale ne illustra e dimostra i principi, in particolare del moto uniformemente accelerato[2][3], e della scienza delle costruzioni[4]. Le altre opere principali di Galileo riguardano temi astronomici: Sidereus Nuncius (Venezia, 1610) e Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (Firenze, 1632).
Il Trattato Due nuove scienze si sviluppa come un dialogo fra tre personaggi, ambientato nella suggestiva cornice del rinascimentale Palazzo Sagredo sul Canal Grande a Venezia. I tre personaggi dibattono fra loro temi scientifici e rappresentano diversi punti di vista: Salviati interpreta il ricercatore innovatore e progressista, Simplicio rappresenta il dotto accademico ancorato alla tradizione ed infine Sagredo cerca di mediare fra questi due opposti orientamenti, interessandosi anche agli aspetti tecnici ed economici delle nuove scienze. Tuttavia, solo nelle prime due giornate si svolge un vero e proprio dialogo. Nella terza e quarta giornata Salviati legge un trattato in latino sul moto, che si immagina composto dal suo amico Accademico. Solo raramente si svolgono brevi scambi verbali tra i presenti, soprattutto per domande e chiarimenti.