File:Artgate_Fondazione_Cariplo_-_Tosi_Arturo,_Paesaggio_con_ponte.jpg
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Dettagli
Paesaggio con ponte ( ) | |||||
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Artista |
Arturo Tosi |
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Titolo |
Paesaggio con ponte label QS:Len,"Landscape with Bridge"
label QS:Lit,"Paesaggio con ponte" |
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Tipo di oggetto |
dipinto object_type QS:P31,Q3305213 |
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Descrizione |
L’artista ritrae una veduta di Bogliasco, località ligure della Riviera di Levante, impiegando una sapiente struttura compositiva che ordina il paesaggio in un’attenta giustapposizione di masse e in una precisa successione di piani prospettici: dal ponte in primissimo piano, alle facciate colorate delle abitazioni, fino al profilo delle colline contro il blu intenso del cielo notturno. A questa calibrata composizione corrisponde l’impiego di una cromia giocata sul contrasto tra le diverse gradazioni di rosa e le intense tonalità di verdi e blu, e di una pennellata rapida e corsiva che lascia intravedere la tavola sottostante, priva di preparazione a gesso. Insieme al paesaggio del Lago d’Iseo e delle valli bergamasche (come Alta Valle Seriana in Collezione), lo scenario del Golfo del Tigullio costituisce un motivo pittorico privilegiato dall’artista a partire dalla metà degli anni Dieci, quando fissa in una serie di acquerelli gli scorci di Portofino, Paraggi, Santa Margherita, Rapallo. Il rapporto di Tosi con il luogo si intensifica in seguito al suo trasferimento nella cittadina di Zoagli, dove trascorre lunghi soggiorni primaverili fino al 1950. Alle prime prove pittoriche, ancora fortemente legate ai modelli del naturalismo lombardo, succede una pittura di paesaggio che definisce in senso strutturale il colore e accentua l’architettura delle composizioni sulla suggestione dell’opera di Paul Cézanne, celebrato con un’importante retrospettiva in occasione dell’Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia nel 1920. Nel corso degli anni Venti le opere di Tosi acquistano una spazialità più ampia e geometrica e una composizione più equilibrata e severa, in linea con le ricerche del gruppo Novecento Italiano del quale è membro del comitato direttivo dal 1925. A questa fase corrisponde l’attenzione per il paesaggio rivierasco rinnovato dal lavoro dell’uomo attraverso la costruzione di case, strade e ponti, in opere come Riviera ligure (Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro) [1] presentata all’Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia nel 1926. L’opera in Collezione appartiene alla piena maturità di Tosi; il medesimo scorcio è riproposto in un altro dipinto del 1933, intitolato Bogliasco (Collezione privata), esposto all’importante rassegna retrospettiva dedicata all’artista in occasione della XXVIII Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia nel 1956. In questa seconda versione il pittore replica su tela e in un formato leggermente ridotto la stessa veduta, ambientandola in pieno giorno. L’esecuzione di repliche e varianti di uno stesso soggetto, indagato nel succedersi delle stagioni e nel variare della luce, rientra in un modo di operare caratteristico di Tosi che traduce la sua rigorosa analisi della realtà in una visione sintetica del paesaggio, densa di valenze emozionali. Il dipinto in Collezione è una prova esemplare della padronanza del colore e della composizione da parte dell’artista, all’epoca della sua completa affermazione internazionale avviata nel 1931 con la vittoria del premio di 100.000 lire alla I Quadriennale Romana, dove gli viene dedicata un’intera sala, e con il Grand-Prix della pittura a Parigi. Nello stesso 1933, Waldemar George, autorevole critico francese di origine polacca e sostenitore del primato italiano nel recupero della grande tradizione classica, dedica a Tosi una monografia che ripercorre il suo percorso artistico, segnato dalla partecipazione alle maggiori esposizioni dell’epoca e dalla presenza delle sue opere nei principali musei d’Europa e nelle più prestigiose collezioni private italiane. |
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Data |
1933 date QS:P571,+1933-00-00T00:00:00Z/9 |
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Tecnica/materiale |
olio su tavola medium QS:P186,Q296955;P186,Q287,P518,Q861259 |
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Dimensioni |
altezza: 89 cm; larghezza: 69 cm dimensions QS:P2048,89U174728 dimensions QS:P2049,69U174728 |
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Numero d'inventario |
AI01429AFC |
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Provenienza | Il dipinto è entrato in Collezione per acquisto dal mercato antiquario nel 1983, insieme con Paesaggio di Raffaele de Grada. | ||||
Iscrizioni |
Firma in basso a destra: A. TOSI
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Note | Elena Lissoni, Artgate Fondazione Cariplo | ||||
Riferimenti |
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Fonte/Fotografo | Artgate Fondazione Cariplo | ||||
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