Auguste e Louis Lumière
imprenditori e cineasti francesi / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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I fratelli Auguste Marie Louis Nicolas Lumière (Besançon, 19 ottobre 1862 – Lione, 10 aprile 1954) e Louis Jean Lumière (Besançon, 5 ottobre 1864 – Bandol, 6 giugno 1948) sono stati due imprenditori, cineasti e produttori francesi, inventori del cinématographe e dell'autochrome, ricordati per essere tra i pionieri della storia del cinema assieme a Thomas Alva Edison e Eadweard Muybridge.[2]
Nati a Besançon, figli del fotografo e pittore Antoine Lumière, poco dopo si trasferirono a Lione, dove il padre aprì un piccolo laboratorio fotografico. Prima di dedicarsi al lavoro nell’officina paterna, entrambi si diplomarono alla più prestigiosa scuola tecnica di Lione: La Martinière.[3] Nel 1881, ancora prima di terminare gli studi, Louis riuscì a migliorare la lastra secca e brevettò l’Etiquette Bleue. L’etichetta blu era una lastra fotografica in grado di catturare la realtà con un'esposizione di soli sessanta secondi.[4][5] La loro nuova invenzione ebbe sin da subito un grandissimo successo e la libertà economica che gli diede, gli permise di dedicarsi allo studio della cinematografia.[6]
Quella che era iniziata come una semplice passione, ben presto si trasformò in ciò che li renderà più famosi.[6] Il 13 febbraio 1895 brevettarono il Cinématographe Lumière, un macchinario in grado sia di riprendere che proiettare. Con questa loro nuova invenzione registrano dieci film, che il 28 dicembre successivo proiettarono di fronte a un pubblico pagante, al Salon indien du Grand Café di Parigi.[7][8] Per una semplicistica convenzione storica si fa coincidere questa data con la nascita del cinema ed il primo film a farne parte è L'uscita dalle officine Lumière.[5][9][10]
A seguito di un periodo di grande successo, i fratelli decisero di lasciar perdere il cinematografo, che consideravano un’invenzione senza futuro, e iniziarono a dedicarsi allo studio della fotografia a colori. Le loro ricerche culminarono il 17 dicembre 1903 quando brevettarono l’Autochrome Lumière, una lastra fotografica in grado di scattare fotografie a colori.[11] L’autocromia è stata, fino agli anni trenta, l’unico metodo per catturare la realtà a colori.[12] Dopo questo brevetto i due presero strade diverse: Auguste si specializzò nell'ambito medico, studiando come curare la tubercolosi e il cancro,[13] mentre Louis proseguì i suoi studi su come migliorare la tecnica fotografica, continuando a brevettare numerosi apparecchi.[6]
Entrambi ebbero ruoli governativi con il regime di Vichy e collaborazionisti con l'Italia Fascista, perciò le loro figure sono considerate anche molto controverse e scabrose.[13][14]