Guerra del calcio
conflitto armato tra El Salvador e Honduras / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La guerra del calcio, anche nota come guerra del football o guerra delle cento ore (in spagnolo guerra del Fútbol o guerra de las Cien Horas) fu un breve conflitto armato scoppiato il 14 luglio 1969 tra El Salvador e Honduras, a seguito dell'espulsione, da parte di quest'ultimo, di circa 300.000 immigrati salvadoregni. Le operazioni militari, iniziate con l'attacco e l'occupazione, da parte del Salvador, di diversi territori honduregni prossimi al confine tra i due Stati, terminarono appena 4 giorni dopo, il 18 luglio, a seguito del cessate il fuoco imposto dall'Organizzazione degli Stati americani (OSA), dopo che l'Honduras era riuscito a riconquistare gran parte delle aree occupate dall'esercito salvadoregno.
Guerra del calcio | |||
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Il presidente generale Fidel Sanchez Hernandez (al centro) di El Salvador dopo l'occupazione della città honduregna "El Amatillo". Ritratto dal museo militare di El Salvador. | |||
Data | 14 luglio - 18 luglio 1969 | ||
Luogo | Confini tra Honduras ed El Salvador | ||
Casus belli | Espulsione dall'Honduras di 300.000 salvadoregni precedentemente ivi immigrati | ||
Esito | Cessate il fuoco negoziato a seguito dell'intervento dell'Organizzazione degli Stati americani | ||
Modifiche territoriali | Status quo ante bellum | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
«I due governi sono rimasti soddisfatti della guerra, perché per qualche giorno Honduras e Salvador hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo e suscitato l'interesse dell'opinione pubblica internazionale. I piccoli Stati del Terzo, del Quarto e di tutti gli altri mondi possono sperare di suscitare qualche interesse solo quando decidono di spargere sangue. Strano ma vero.»
(Ryszard Kapuściński, da La prima guerra del football e altre guerre di poveri)
Pur dalla durata estremamente limitata, si trattò di uno dei conflitti più sanguinosi del secondo dopoguerra, lasciando sul campo quasi seimila vittime ed oltre quindicimila feriti[1].
Il nome del conflitto venne dato dal giornalista polacco Ryszard Kapuściński[1], che si trovava in Honduras allo scoppio del conflitto, in riferimento ad un confronto calcistico disputatosi tra le selezioni dei due Paesi alla vigilia della guerra.