Homo

genere di primati della famiglia Hominidae / Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:

Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Homo?

Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni

MOSTRA TUTTE LE DOMANDE

Homo (Linnaeus, 1758), è un genere di primati della famiglia Hominidae, comprendente numerose specie estinte e un'unica esistente senza sottospecie: Homo sapiens, cioè l'essere umano moderno[1].

Table info: Come leggere il tassoboxHomo, Intervallo geol...
Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Homo
Neandertal_vs_Sapiens.jpg
Comparazione dei crani
di Homo sapiens (a sinistra) e
di Homo neanderthalensis (a destra)
Intervallo geologico
Pleistocene - recente
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Parvordine Catarrhini
Superfamiglia Hominoidea
Famiglia Hominidae
Sottofamiglia Homininae
Tribù Hominini
Sottotribù Hominina
Genere Homo
Linnaeus, 1758
Specie

Vedi testo

Close
Human_evolution_chart-it.svg
Distribuzione spaziale e temporale delle principali specie appartenenti al genere Homo.

Questo genere fa la sua comparsa nel registro fossile presumibilmente circa 2,4 milioni di anni fa con Homo habilis, la specie più arcaica ascritta al genere. L'assegnazione di Homo habilis al genere Homo è dovuto alla presenza vicino ai resti craniali di un giacimento fossili di utensili in pietra risalenti al cosiddetto periodo Olduvaiano datati all'inizio del Paleolitico inferiore. Tuttavia tale assegnazione è considerata da molti studiosi piuttosto arbitraria per via della posizione, forse casuale, del cranio relativamente vicino al giacimento di utensili. Inoltri molti fossili postcraniali assegnati ad H. habilis sono di dubbia attribuzione.

Gli appartenenti al genere Homo mostrano un'accresciuta capacità cranica rispetto agli altri ominina (600 cm³ di H. habilis contro 450 cm³ di A. garhi), con un aumento particolarmente significativo nei reperti databili a 600 000 anni fa (1200 cm³ in H. heidelbergensis). Al genere vengono ascritte una ventina di specie diverse, tutte estinte con l'eccezione di Homo sapiens. Fra esse Homo neanderthalensis, considerato l'ultima specie congenere sopravvissuta, scomparsa in un periodo collocato tra i 25 000 e i 30 000 anni fa[2]. Più recenti scoperte suggeriscono che un'altra specie, Homo floresiensis, potrebbe essere sopravvissuta fino a 12 000 anni fa[3].

Nel marzo 2010 l'analisi del DNA mitocondriale, eseguita sul resto di un dito ritrovato sui monti Altaj in Siberia, ha aperto la possibilità che sia esistita un'ulteriore specie, denominata Homo di Denisova[4][5]. Il DNA mitocondriale del Denisova risulta differente da quelli di Neanderthal e Sapiens[6].