Il gatto con gli stivali
fiaba europea / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Il gatto con gli stivali?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Il gatto maestro o Il gatto con gli stivali è una fiaba popolare europea che racconta la storia di un gatto che utilizza l'astuzia per offrire il potere, la fortuna e la mano di una principessa al suo padrone povero e senza soldi. La più antica attestazione scritta della storia risale a Giovanni Francesco Straparola, che la incluse nella raccolta Le piacevoli notti (pubblicate a partire dal 1550) con il titolo di Costantino Fortunato; è incerto se Straparola abbia inventato la fiaba o abbia semplicemente trascritto un racconto della tradizione orale[1].
Un secolo più tardi, vide la luce la versione di Giambattista Basile, intitolata Cagliuso. Nel Romanticismo tedesco fu Ludwig Tieck a scrivere questa fiaba con linguaggio tipicamente romantico, prendendosi gioco della letteratura del tempo. Apparve in Fiabe popolari dello stesso Tieck, insieme ad altre celebri fiabe come Barbablù; la loro caratteristica era quella di nascondere l'orrore attraverso la comicità, o l'ironia. Celebri divennero anche la versione create da Charles Perrault e quella dai fratelli Grimm con il titolo "Il povero garzone e la gattina". La versione classica di questo racconto è quella scritta alla fine del XVII secolo da Charles Perrault (1628-1703). Appare su un manoscritto illustrato, intitolato Les Contes de ma mère l'Oye (I racconti di mia madre l’oca), datato 1695, due anni prima della pubblicazione della raccolta di otto racconti Histoires ou contes du temps passé avec des moralités (Storie o racconti del tempo passato con morale) presso l’editore Claude Barbin nel 1697.
Il gatto con gli stivali ha avuto un successo immediato e rimane popolare al giorno d'oggi, nonostante una morale ambigua. Esistono numerosissime analisi e studi, basati sui suoi personaggi e sui suoi temi, riguardanti la simbologia e la morale di questa fiaba. Il gatto con gli stivali può essere visto per esempio come un racconto iniziatico (lotta contro l’orco), ma anche come riflesso dei costumi dell'epoca di Perrault (investitura reale, ruolo della borghesia, diritto di primogenitura, etc.), in quanto storia immorale che fa l'apologia dell'inganno e dell'imbroglio sul lavoro onesto.
Vi si ritrovano anche vecchi temi popolari legati a motivi indoeuropei e al culto degli animali diffuso un po' ovunque nel mondo, sotto l'influenza culturale francese alla fine di un periodo di splendore della Francia. Il gatto con gli stivali conosce una diffusione rapida e mondiale, al punto da ispirare disegnatori, compositori, coreografi, e molti altri artisti. Questo gatto appare in particolare nel terzo atto del balletto La bella addormentata di Tchaikovsky e fino all'epoca moderna, i suoi adattamenti sono molteplici, dal teatro ai film e ai romanzi o al fumetto, passando per le parodie, come dimostrato dal personaggio del gatto con gli stivali che compare in Shrek 2 (e seguenti), e al quale è dedicato un successivo spin-off.