José Maurício Nunes Garcia
compositore brasiliano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su José Maurício Nunes Garcia?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
José Maurício Nunes Garcia (Rio de Janeiro, 22 settembre 1767 – Rio de Janeiro, 28 aprile 1830) è stato un compositore e presbitero brasiliano.
Mulatto, discendente di schiavi, nacque povero, ma ricevette una solida formazione sia musicale sia letteraria e umanistica. Optò per la carriera ecclesiastica per devozione, ma probabilmente anche per motivi pratici, essendo un mezzo per avere garantito un futuro decente, specialmente per persone della sua condizione sociale. Le sue elevate qualità artistiche e intellettuali si misero presto in luce e spinsero la società schiavistica del suo tempo ad attenuare le forti restrizioni di accesso a posizioni di prestigio per i negri e i mulatti come lui, ma non lo liberarono completamente dagli infortuni generati dal pregiudizio razzista.
Nunes Garcia visse in una fase di grandi mutamenti politici, sociali e culturali, testimoniando la transizione dal Brasile coloniale all'Impero indipendente, e fra il barocco e il neoclassicismo. In questo periodo si passò da un universo culturale che aveva due secoli d'età ed erano profondamente radicato in Brasile, basandosi su contrasti accentuati, sulla sontuosità decorativa e sull'espressione di un'emozione esaltata, verso un altro in cui si ebbe un recupero delle idee dell'Antichità, che ponevano l'equilibrio, la chiarezza e l'economia espressiva sotto il primato della ragione. La sua opera musicale rifletté queste mutazioni estetiche in una sintesi ibrida di vari aspetti, da una parte partendo dall'eredità della musica coloniale brasiliana, ma assorbendo forti influenze dalla scuola classicista austro-tedesca, che diventeranno dominanti nella sua produzione matura. Il suo apogeo durò solo una decina di anni: iniziò con la nomina a maestro di cappella della Cattedrale di Rio de Janeiro alla fine del XVIII secolo, e trascorse con la prima parte del periodo in cui la corte portoghese risiedette a Rio. In questo periodo, ebbe il favore del principe reggente dom João, che fu un grande ammiratore del suo talento, e lo indicò come direttore della Cappella Reale e lo fece cavaliere dell'Ordine del Cristo. Frattanto, l'affermato operista portoghese Marcos António Portugal, arrivato in Brasile nel 1811, immediatamente guadagnò il favore dell'élite e fece a Nunes Garcia una guerra costante, occupando praticamente tutto il suo antico spazio. Ciò provocò la sua fase di decadenza, forse accelerata da una salute in declino e dalla generale crisi economica e istituzione dei primi anni dopo l'Indipendenza del Brasile. Ciò nonostante, proprio in questo periodo finale compose alcune delle sue opere più importanti, come il Requiem e l'Ufficio dei Defunti (1816) e le messe di Nostra Signora del Carmine (1818) e di Santa Cecilia (1826). Morì quasi in miseria con poco più di sessant'anni, lasciando, nonostante fosse sacerdote, cinque figli, che ebbe da Severiana Rosa de Castro.
Fu forse il compositore brasiliano più prolifico del suo tempo, e oggi è considerato uno dei nomi più rappresentativi della musica brasiliana di tutti i tempi e senza dubbio il più importante compositore della sua generazione. La sua posizione storica è stato interpretata alla luce di ideologie divergenti e molti miti hanno tentato di impadronirsi della sua figura, che è più citata per il folclore che suscitò più di quanto sia realmente conosciuta e compresa in maniera obiettiva e critica. Sopravvivono più di 240 composizioni catalogate, praticamente tutte ascrivibili al genere sacro e vocale: messe, mattutini, vespri, mottetti, antifone e altre composizioni per il culto cattolico, a fronte di poche modinhas e qualche brano orchestrale e drammatico, nonché un'opera didattica, mentre il resto si è perduto. Fu celebre anche come professore di musica e strumentista, elogiato soprattutto per le sue qualità di improvvisatore e di accompagnatore al pianoforte.