Man'yōshū
la più antica raccolta di poesie giapponesi / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Man'yōshū (万葉集? - Raccolta di diecimila foglie) è la più antica collezione di poesie di waka in giapponese giunta fino a noi.
Fu compilata molto probabilmente intorno alla seconda metà dell'VIII secolo, durante il periodo Nara, è formato da 4496 componimenti (4172 tanka, 262 chōka (長歌?) e 62 sedōka (旋頭歌?)) scritti tra la seconda metà del V e la metà dell'VIII secolo, anche se per la maggior parte dei poemi la data di composizione si deve collocare tra la seconda metà del VII e la prima metà dell'VIII.
Le poesie possono essere classificate, per argomento, in tre grandi categorie: zōka (miscellanee) che trattano di cerimonie, viaggi, banchetti e leggende; sōmonka (poesie d'amore), dove si parla dell'amore tra uomo e donna, e, in alcune anche dei sentimenti del poeta per i figli, o per fratelli e sorelle; e banka (elegie).
I circa cinquecento autori (di cui settanta sono donne) appartengono a tutti i ceti sociali: membri della famiglia imperiale, contadini, soldati, artigiani e monaci. Gli autori più famosi del Man'yōshū sono: Kakinomoto no Hitomaro, Yamabe no Akahito, Yamanoue no Okura, Ōtomo no Tabito e Ōtomo no Yakamochi. Tra le donne troviamo: la principessa Nukata, Ōtomo no Sakanoue no Iratsume, Kasa no Iratsume.