Michel Platini
dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore francese (1955-) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Michel François Platini (Jœuf, 21 giugno 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore francese, di ruolo centrocampista.
Michel Platini | ||
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Platini alla Juventus nel 1984 | ||
Nazionalità | Francia | |
Altezza | 179 cm | |
Peso | 74 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1º luglio 1987 - giocatore 30 giugno 1992 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1966-1972 | AS Jœuf | |
1972-1973 | Nancy | |
Squadre di club1 | ||
1972-1979 | Nancy | 183 (98) |
1979-1982 | Saint-Étienne | 104 (58) |
1982-1987 | Juventus | 147 (68) |
Nazionale | ||
1975-1976 | Francia U-21 | 3 (0) |
1975-1976 | Francia olimpica | 7 (4) |
1976-1987 | Francia | 72 (41) |
Carriera da allenatore | ||
1988-1992 | Francia | |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Bronzo | Messico 1986 | |
Europei di calcio | ||
Oro | Francia 1984 | |
Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA | ||
Oro | Coppa Artemio Franchi 1985 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Considerato uno dei più forti calciatori della storia del calcio,[1][2][3][4][5] occupa la 5ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[1] e la 7ª posizione nell'omonima lista stilata dall'IFFHS.[2] La FIFA lo ha inoltre piazzato al quinto posto nella classifica dei migliori numeri dieci della storia del calcio[6][7] mentre nel marzo del 2004, Pelé lo ha inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[3]
Ha vinto consecutivamente tre Palloni d'oro assegnati da France Football[8] e viene considerato da numerosi addetti ai lavori come il più rappresentativo giocatore francese del Novecento, davanti a Zinédine Zidane e Raymond Kopa.[9] Nel 2002 fu incluso nel FIFA World Cup Dream Team,[10] selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali, mentre nel 2011 entra nella Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri.[11]
Legò il suo nome a quello del Nancy e del Saint-Étienne, divenendo un giocatore-simbolo per entrambi i club, nonché della Juventus e della nazionale francese, di cui è stato tra i principali artefici dei rispettivi successi degli anni 1980.[12] Terminò la carriera a 31 anni, dopo aver conquistato numerosi trofei tra cui un campionato francese, due campionati italiani e, ad eccezione della Coppa UEFA, pressoché tutte le competizioni confederali dell'epoca,[13][14] divenendo al contempo capocannoniere della Serie A per tre volte consecutive, dal 1983 al 1985. Con la nazionale transalpina ottenne piazzamenti di rilievo nelle competizioni internazionali del decennio 1976-86, tra cui la vittoria del campionato d'Europa 1984 (dove inoltre si aggiudicò la classifica marcatori con 9 reti, che ne fanno il migliore realizzatore in una singola edizione del torneo), e il terzo posto al campionato del mondo 1986.
Nella sua lunga carriera da calciatore, in cui disputò oltre 650 partite tra club e rappresentativa nazionale, spiccò la completa assenza di espulsioni: un fatto più unico che raro alla luce dell'aggressività delle marcature nei confronti dei giocatori più creativi, tra gli anni 1970 e 1980.[15] È stato co-presidente del comitato organizzatore del campionato del mondo 1998, e presidente dell'UEFA dal 2007[16] al 2016, succedendo a Lennart Johansson.