
Museo archeologico nazionale di Napoli
museo archeologico statale nella città di Napoli / Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) è un museo statale italiano. In virtù del suo ricco e pregevole patrimonio di opere d'arte e manufatti, è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo nell'ambito dell'arte classica greco-romana.[1][2]
Museo archeologico nazionale di Napoli | |
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![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Napoli |
Indirizzo | piazza Museo Nazionale, 19 - Napoli, Piazza Museo 19, 80135 Napoli e Piazza Museo, 19 |
Coordinate | 40°51′12.16″N 14°15′01.75″E |
Caratteristiche | |
Tipo | museo archeologico |
Istituzione | 22 febbraio 1816 e 1777 |
Fondatori | Ferdinando I delle Due Sicilie |
Apertura | 22 febbraio 1816 |
Direttore | Paolo Giulierini |
Visitatori | 195 327 (2021) |
Sito web | |
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Il museo è costituito da collezioni private acquisite o donate alla città nel corso dei secoli, quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli. I nuclei principali sono tre:
- la collezione Farnese, formata da reperti di Roma e dintorni e trasferita a Napoli nel '700;
- le collezioni pompeiane, in larga parte borboniche, con reperti provenienti dall'area vesuviana;
- la collezione egizia, prima sezione egiziana in un museo europeo dal 1821 e ad oggi con oltre 18.000 reperti tra le prime venti al mondo e tra le prime tre d'Italia insieme alla collezione del Museo archeologico di Firenze e del Museo egizio di Torino.[3][4][5][6][7]
Gli importanti lavori di restauro e di ristrutturazione dell'edificio avviati nel 2012 consentiranno la realizzazione di una riorganizzazione globale delle collezioni secondo criteri espositivi nuovi, permettendo inoltre che alcune raccolte rimaste escluse dalla visita per decenni, possano trovare definitiva sistemazione dentro l'edificio[8]. I reperti da molto tempo non più esposti al pubblico riguardano la numismatica ed una ricca parte della statuaria pompeiana: si stima che i pezzi in deposito siano in quantità tre volte superiore rispetto a quelli esposti e che gli stessi occupino allo stato attuale tre livelli dei sotterranei del palazzo ed un piano del sottotetto[9].
Il museo è ospitato nel palazzo degli Studi, costruito nel 1585 come caserma di cavalleria; l'edificio ha una certa rilevanza architettonica, essendo uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli. Inoltre insiste sull'area della necropoli di Santa Teresa, area sepolcrale dell'antica Partenope. Dal 2005 nella sottostante stazione della metropolitana "Museo" è stata aperta la stazione Neapolis, in cui piccoli ambienti che si succedono tra loro espongono i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi della metro ed entrati a far parte del patrimonio museale.
È di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali, che dal 2014 lo ha annoverato tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.[10]