Nitroglicerina
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La nitroglicerina è un composto chimico esplosivo estremamente sensibile al calore e agli urti.
Nitroglicerina | |
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Nome IUPAC | |
1,2,3-trinitrossipropano | |
Nomi alternativi | |
trinitrina trinitrato di glicerina trinitroglicerina trinitroglicerolo piroglicerina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C3H5(ONO2)3 |
Massa molecolare (u) | 227,0872 u |
Aspetto | liquido oleoso incolore o giallo chiaro |
Numero CAS | 55-63-0 |
Numero EINECS | 200-240-8 |
PubChem | 4510 |
DrugBank | DB00727 |
SMILES | C(C(CO[N+](=O)[O-])O[N+](=O)[O-])O[N+](=O)[O-] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,6 (a 15 °C) |
Temperatura di fusione | 13,2 °C (286,4 K) |
Temperatura di ebollizione | ~50 °C (~323 K) con detonazione |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −370,9 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 200 - 301 - 311 - 331 - 370 - 411 |
Consigli P | 201 - 202 - 260 - 262 - 264 - 270 - 271 - 273 - 280 - 281 - 284 - 301+310 - 302+350 - 304+340 |
La nitroglicerina a temperatura ambiente è un liquido oleoso da incolore a giallo (quando è poco pura) che si decompone facilmente detonando raggiungendo i 200 °C. Alla temperatura di 13 °C congela, diventando estremamente pericolosa: i cristalli al suo interno diventano sottili come aghi e si spezzano facilmente (anche toccando la provetta) dando così il via all'esplosione; quindi è consigliabile lasciare che si scongeli da sola senza avvicinarsi.
I legami delle sue molecole sono molto deboli, quindi esse tendono a scindersi anche a temperatura ambiente, per formare composti più stabili, come anidride carbonica e ossidi di azoto. Con la prova della berta si è dimostrato che la nitroglicerina è molto sensibile: un peso di 2 kg che cade da 4–5 cm di altezza su un campione di quest'esplosivo provoca la detonazione. È uno degli esplosivi più veloci con una velocità di detonazione di circa 7000–7400 m/s.
È assai instabile: quindi per motivi di sicurezza non è mai usata pura, né trasportata, ma sempre mescolata con sostanze stabilizzanti che la assorbono e costituisce la base delle varie dinamiti.
La nitroglicerina, a piccolissime dosi (dell'ordine del milligrammo), è usata nella terapia dell'angina pectoris in virtù dell'effetto coronarodilatatore e venodilatatore dei suoi metaboliti.