Porrajmos
sterminio del popolo rom da parte dei nazisti / Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Porajmos o Porrajmos (pronuncia italiana: poràimos; in romaní: [pʰoɽai̯ˈmos]; traducibile come "grande divoramento" o "devastazione") è il termine con cui da diversi decenni viene indicato lo sterminio delle popolazioni romaní (Rom, Sinti, Manush, Kalé e altre con diverse autodenominazioni) perpetrato da parte della Germania nazista e dai paesi dell'Asse durante la seconda guerra mondiale. Si stima che tale eccidio provocò la morte di 500 000 di essi[2].
(DE)
«Wir Roma und Sinti sind die Blumen dieser Erde. |
(IT)
«Noi Rom e Sinti siamo come i fiori di questa terra. |
(Karl Stojka[1]) |
Il termine, diffuso inizialmente da Ian Hancock, uno dei massimi studiosi del genocidio, oggi viene anche messo in discussione dalle stesse comunità romanì, perché da molti considerato inadeguato. Viene sempre più utilizzato il termine Samudaripen (Samudaripen = sa+mudaripen = tutti+uccisione = uccisione di tutti = sterminio, genocidio[3]) ritenuto più appropriato.
