Processo partecipativo sul futuro politico della Catalogna del 2014
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Il processo partecipativo sul futuro politico della Catalogna del 2014 (in catalano procés de participació ciutadana sobre el futur polític de Catalunya), a volte indicato erroneamente come referendum di autodeterminazione in Catalogna, è stato un processo di consultazione dei cittadini catalani, promosso dalla Generalitat de Catalunya nel 2014, come alternativa legale a un referendum sullo status della Catalogna;[1] il progetto nacque ufficialmente da un accordo tra Convergenza e Unione e Sinistra Repubblicana di Catalogna.
La data e la domanda scelte per il referendum sono state ufficialmente annunciate dal presidente della Generalitat di Catalogna Artur Mas, il 12 dicembre 2013 con il sostegno dei partiti parlamentari di Convergenza Democratica di Catalogna, Sinistra Repubblicana di Catalogna, Unione Democratica di Catalogna, Iniziativa per la Catalogna Verdi, Sinistra Unita e Alternativa e Candidatura di Unità Popolare, per un totale di 87 dei 135 membri del Parlamento della Catalogna.
La data scelta fu il 9 novembre 2014, coincidente col venticinquesimo anniversario della caduta del muro di Berlino[2][3]. La domanda scelta era divisa in due parti: "Vuole che la Catalogna sia uno Stato?" e "In caso affermativo, vuole che questo Stato sia indipendente?".[4][5] Il governo spagnolo assicurò in seguito la sua intenzione di bloccare il referendum, dichiarando che "Il referendum non si terrà".[6][7][8]