Santi Quaranta (Benevento)
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I Santi Quaranta sono i resti di un lungo criptoportico di età romana situati a Benevento, fra il rione San Lorenzo e l'area rurale di Cellarulo, in corrispondenza di un dirupo sulla sinistra della basilica della Madonna delle Grazie. L'edificio consisteva in un sistema di gallerie coperte a volta, di datazione e utilizzo incerti; più precisamente, vi era almeno un lungo corridoio cui si connettevano due trasversali, più corti.
Santi Quaranta | |
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I resti del corridoio longitudinale, visti da ovest verso est | |
Civiltà | Romana |
Utilizzo | area commerciale (?) |
Stile | romano |
Epoca | I secolo a.C.-I secolo d.C. (?) |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Benevento |
Altitudine | 127 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Altezza | 8 m circa |
Larghezza | 60 m (parte di un complesso lungo oltre 600 m) |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza Archeologia della Campania |
Responsabile | gestito da volontari |
Visitabile | sì |
Mappa di localizzazione | |
Il monumento fu riutilizzato nel Medioevo per impiantarvi una chiesa dedicata ai quaranta martiri di Sebaste che, benché scomparsa, gli dà ancora oggi il nome. È stato seriamente danneggiato dai bombardamenti che interessarono Benevento durante la seconda guerra mondiale. I cosiddetti "Grottoni" di epoca romana, situati all'interno del complesso dei Santi Quaranta, sono stati proprietà della famiglia di Nicola Collarile dal XVI al XX secolo. Attualmente il sito è curato da un gruppo di volontari.