Santuario della Madonna della Neve (Casto)
edificio religioso di Auro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
edificio religioso di Auro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il santuario della Madonna della Neve è una chiesa di Auro, frazione di Casto, in provincia di Brescia.
Santuario della Madonna della Neve | |
---|---|
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Auro |
Coordinate | 45°42′13.4″N 10°19′09.88″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Madonna della Neve |
Diocesi | Brescia |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1527 |
Completamento | Ultimi interventi nel Settecento |
Costruita nella metà del Cinquecento in onore di un'apparizione mariana, è stata poi restaurata e abbellita nel Settecento. Vi si conserva il Sant'Antonio Abate del Moretto, al terzo altare destro, e due organi settecenteschi inseriti in elaborate ancone lignee.
Il santuario viene costruito a partire dal 1527 dopo un'apparizione della Madonna[1]. L'edificio è stato in seguito abbellito con nuove decorazioni, in particolare nel Settecento, quando sono stati eseguiti gli stucchi ancora oggi presenti all'interno. Nello stesso periodo vengono installati i due organi.
Il santuario è ancora oggi funzionante e vi si organizza annualmente una "settimana mariana" con incontri di preghiera e cerimonie[1].
L'esterno del santuario appare molto semplice, con facciata a capanna. Sul retro si eleva un piccolo campanile. L'interno è a navata unica coperta da volta a botte, con tre cappelle per lato.
La volta è ricoperta da elaborate cornici in stucco contenenti affreschi. Il muro di controfacciata e la seconda cappella destra sono occupate dalle due grandi ancone lignee degli organi, realizzate nel Settecento dalla famiglia Pialorsi[2].
Al terzo altare destro si trova il Sant'Antonio Abate del Moretto, eseguito dopo il 1530[3]. L'opera, di notevole pregio artistico e collocabile all'apice della produzione del pittore, presenta caratteri molto più liberi rispetto alle opere coeve e la causa, probabilmente, è da ricercare nella committenza di provincia, per la quale il Moretto poteva esprimere con più tranquillità il suo estro artistico[3]. La tela è stata anche definita l'archetipo della pittura seicentesca bresciana, ricca di movimenti, contrasti, volumi poderosi e segni violenti[4].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.