Space Oddity
album di David Bowie del 1969 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Space Oddity è il secondo album dell'artista inglese David Bowie, pubblicato nel 1969 dalla Philips Records e ristampato su compact disc per la prima volta nel 1984.
Space Oddity album in studio | |
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Artista | David Bowie |
Pubblicazione | 4 novembre 1969 |
Durata | 45:13 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Space rock Rock psichedelico Folk rock |
Etichetta | Philips Records |
Produttore | Tony Visconti (tranne la traccia Space Oddity), Gus Dudgeon |
Arrangiamenti | David Bowie, Tony Visconti, Paul Buckmaster |
Registrazione | Trident Studios, Londra, giugno-ottobre 1969 |
Formati | LP, MC, CD |
Note | La traccia Space Oddity è prodotta da Gus Dudgeon |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Regno Unito[1] (vendite: 100 000+) |
David Bowie - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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Ondarock[2] | |
AllMusic[3] | |
Piero Scaruffi[4] | |
Rolling Stone[5] | |
Sputnikmusic[6] |
L'album uscì nel Regno Unito con il titolo David Bowie, lo stesso del suo album di debutto, mentre negli Stati Uniti venne pubblicato dalla Mercury Records come Man of Words/Man of Music. Nel 1972 venne distribuito di nuovo dalla RCA Records come Space Oddity, il titolo con il quale è maggiormente conosciuto.
A parte la title track e Wild Eyed Boy from Freecloud, nessuna delle altre tracce è presente nelle raccolte di David Bowie, con l'unica eccezione di Bowie at the Beeb che include versioni registrate in alcune sessioni BBC.