Stadio Militare dell'Arenaccia
stadio militare italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Lo stadio militare o velodromo Albricci è uno stadio multifunzione di Napoli che fu intitolato a Alberico Albricci, pluridecorato della Grande guerra.
Velodromo Albricci | |
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Stadio Militare all'Arenaccia | |
Lo stadio nel 1963 | |
Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Corso Malta |
Inizio lavori | 1921 |
Inaugurazione | 1923 |
Ristrutturazione | 1959 |
Proprietario | Ministero della Difesa |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 3 000 |
Pista d’atletica | sì |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Napoli (1926-29) |
Rugby a 15 | Esercito (1960-70) Partenope |
Mappa di localizzazione | |
Situato nei pressi della caserma militare, lo stadio venne inaugurato nel 1923 con una spettacolare quanto inconsueta competizione aperta al pubblico, consistente in una corrida in cui l'ardito spettatore avrebbe dovuto cercare di assicurarsi una coccarda tricolore (contenente 500 lire dell'epoca), precedentemente infilzata sul dorso di un toro.
Nel corso degli anni è servito ad ospitare gare ed eventi di vari sport: primo stadio casalingo del Napoli Calcio fino al 1930, è stato il velodromo all'interno del quale Fausto Coppi ha tagliato il traguardo del Giro di Campania del '56. Negli anni cinquanta, l'Albricci fu promosso a palcoscenico del rugby partenopeo: a lungo la Partenope rugby si allenò all'interno del complesso, nel quale, per decenni, si sono tenute le selezioni del C.S. Esercito e del CUS Napoli, cui partecipavano i giovani atleti da avviare ai campionati studenteschi.
Nel 1959, in vista dei IV Giochi del Mediterraneo[1], il velodromo è stato oggetto di lavori di ristrutturazione finanziati dal CONI che hanno permesso di recuperare l'impianto in tutta la sua estensione: una pista di atletica, una piscina coperta, una tendo-struttura di basket e volley, due campi da tennis, un campetto di calcio a cinque, una tribuna da 3000 posti, il campo da rugby e la celebre pista ciclabile.
Nel 1968 il velodromo fu teatro dell'arrivo finale del Giro d'Italia, che vide il trionfo (il primo dei suoi cinque) del belga Eddy Merckx: la tappa venne invece vinta dal connazionale Reybrouck. A tutt'oggi si tratta dell'unico arrivo finale del Giro nel Sud Italia.
Fino agli anni duemila è stato utilizzato per l'addestramento ginnico e la cerimonia del giuramento dei nuovi allievi della Scuola Militare Nunziatella, prima del suo spostamento a Piazza del Plebiscito.
L'impianto è gestito dall'Esercito italiano che ne è proprietario. Accordi di couso con alcune federazioni sportive permettono lo svolgimento della pratica sportiva ai giovani napoletani nell'atletica, nel nuoto e nel rugby.