Suicidio
atto col quale un individuo si procura volontariamente la morte / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Con suicidio (dal latino sui caedere, "uccidere se stessi") si intende l'atto con il quale una persona si procura deliberatamente la morte.[1]
Suicidio | |
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Il suicidio, dipinto di Édouard Manet, 1877–1881 | |
Specialità | psichiatria e psicologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | E950 |
ICD-10 | X60 e X84 |
MeSH | D013405 |
MedlinePlus | 001554 |
eMedicine | 288598 |
Il suicidio è il gesto autolesionistico più estremo, tipico in condizioni di grave disagio o malessere psichico, in particolare in persone affette da grave depressione e/o disturbi mentali di tipo psicotico.[2] Esso può essere determinato anche da cause o motivazioni strettamente personali, ovvero eventi quali particolari situazioni esistenziali sfavorevoli, gravi condizioni economiche e sociali, abusi fisici e psichici, delusioni amorose, condizioni di salute o di non accettazione del proprio corpo, molestie familiari, derisioni, bullismo e cyberbullismo.
Dal punto di vista medico-psicologico numerosi dati di letteratura indicano che è sicuramente possibile prevenire il suicidio nella popolazione generale, riducendo drasticamente il numero di morti, attraverso opportune campagne di informazione e mediante programmi e centri di aiuto e assistenza.[3] Sociologicamente il suicidio è stato analizzato in modo approfondito da Émile Durkheim, che ha individuato quattro tipi di suicidio collegati ai gradi d'integrazione e regolamentazione sociale: egoistico, altruistico, fatalista e anomico.[4]
Nella genesi del suicidio gioca un ruolo importante la componente emulativa: è noto già dall'Ottocento il cosiddetto effetto Werther, l'incremento di suicidi seguito alla pubblicazione del romanzo I dolori del giovane Werther di Goethe.[5][6] Per questa ragione l'Organizzazione mondiale della sanità ha diramato delle linee guida per dirigere il comportamento degli operatori dell'informazione e dei mezzi di comunicazione di massa, ai quali è affidata la richiesta di un comportamento responsabile.[5] L'opposto dell'effetto Werther è l'effetto Papageno in cui la componente emulativa salva le persone dal suicidio poiché la notizia di una persona che rinuncia a uccidersi provoca una emulazione positiva che porta a scegliere la vita invece che il suicidio.