Trattato di Devol
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Il trattato di Devol fu un accordo concluso nel 1108 tra Boemondo I d'Antiochia e l'Imperatore bizantino Alessio I Comneno, nella scia della Prima crociata. Con esso si intendeva porre il Principato d'Antiochia in posizione di vassallaggio rispetto all'Impero bizantino, ma non fu immediatamente applicato.
Trattato di Devol | |
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L'assedio di Antiochia da una miniatura medievale. | |
Contesto | Boemondo attaccò il suo vecchio nemico bizantino con l'esercito che, nella scia della Prima crociata, aveva radunato per combattere i musulmani |
Firma | settembre 1108 |
Luogo | Diabolis (Devol), oggi in Albania |
Condizioni | Non fu immediatamente applicato, il Principato di Antiochia divenne vassallo dell'Impero bizantino |
Parti | Impero bizantino Principato di Antiochia |
Firmatari | Alessio I Comneno Boemondo I d'Antiochia |
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All'inizio della Prima crociata gli eserciti Crociati si riunirono a Costantinopoli e promisero di restituire all'Impero bizantino ogni territorio già in possesso dello stesso che avessero conquistato. Tuttavia Boemondo, figlio del vecchio nemico di Alessio, Roberto il Guiscardo, reclamò per se stesso il Principato d'Antiochia. Alessio non riconobbe la legittimità del Principato e Boemondo tornò in Europa a cercare rinforzi, poi si lanciò in una guerra aperta contro Alessio, ma fu presto costretto ad arrendersi e a negoziare con Alessio nell'accampamento imperiale a Diabolis (Devoll) nell'odierna Albania, dove il trattato fu sottoscritto.
Secondo i termini del trattato, Boemondo accettò di divenire vassallo dell'Imperatore e di difendere l'Impero quando necessario. Egli inoltre accettò la nomina di un Patriarca Greco Ortodosso. In cambio ricevette il titolo di sebastos e dux (duca) di Antiochia, e gli fu garantito il diritto di passare ai suoi eredi la Contea di Edessa. Dopo di ciò Boemondo si ritirò in Puglia dove morì. Suo nipote, Tancredi, che era reggente di Antiochia, rifiutò di accettare i termini del trattato. Antiochia entrò temporaneamente sotto l'influenza bizantina nel 1137, ma solo nel 1158 divenne effettivamente vassalla dell'Impero.
Il trattato di Devol è considerato un tipico esempio della tendenza bizantina a comporre le dispute per via diplomatica piuttosto che militare, e fu sia un risultato che una causa della sfiducia tra i Bizantini ed i loro vicini dell'Europa occidentale.