Una stanza tutta per sé
saggio scritto da Virginia Woolf / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Una stanza tutta per sé?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Una stanza tutta per sé (titolo orig. A Room of One's Own) è un esteso saggio della scrittrice britannica Virginia Woolf, pubblicato per la prima volta il 24 ottobre 1929[1] che si basa su due conferenze tenute al Newnham College e al Girton College, istituti femminili dell'Università di Cambridge, nell'ottobre 1928.[2]
Una stanza tutta per sé | |
---|---|
Titolo originale | A Room of One's Own |
Autore | Virginia Woolf |
1ª ed. originale | 1929 |
1ª ed. italiana | 1963 |
Genere | saggio |
Lingua originale | inglese |
Nel suo saggio, Woolf utilizza metafore per raccontare le ingiustizie sociali e commenti sulla mancanza di libertà d'espressione delle donne. Il punto saliente del tema è la seguente frase: "A woman must have money and a room of her own if she is to write fiction".
Ella scrive di una donna il cui pensiero sia come quello di un pesce disceso nella corrente. Se la donna inizia a pensare un'idea, la guardia rinforza la regola per cui alle donne non è consentito di parlare sull'erba. Rispettando la regola, la donna perde l'idea. Qui, Woolf descrive l'influenza delle aspettative sociali sulla donna come genitrice, ignorante e casta.
Il significato politico del testo è direttamente legato alla metafora del pesce. Quando una giovane donna emerge, questa consapevolezza di ingiustizia rende chiara la riduzione del potenziale femminile. Perciò, l'influenza più generale della discussione rivela l'incremento di tensioni sociali del Ventesimo secolo. Woolf suggerisce che l'assenza di narrativa femminile è il risultato della mancanza di opportunità piuttosto che la precipua assenza di talento.
L'associazione tra povertà e bassi rendimenti può inoltre portare a svantaggi per generazioni. Mentre le donne sono state per decenni marginalizzate e il patriarcato ha dominato la letteratura, la teoria generale della Woolf può essere estesa a molte circostanze politiche. In questo caso, i bambini sono estremamente consapevoli della propria condizione sociale, oltre che delle proprie possibilità o dell'assenza di queste. Anche qui si presta ad essere utilizzata la metafora del pesce, nella quale le donne, consce della propria posizione, perdono il proprio pensiero. Ciò ci aiuta a vedere come i problemi cambino forma, ma l'assenza di opportunità ancora causi isolamento e ingiustizie.