Utente:Caterinaparo/Sandbox
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VERSIONE DAL TEDESCO
Anna Therese Johanne Höch[1][2], nota come Hannah Höch, nasce il 1° novembre 1889 a Gotha, in Germania, da una famiglia della media borghesia. Il padre Friedrich Höch lavora in una compagnia di assicurazioni. La madre Rosa Sachs, prima del suo matrimonio, ha svolto l'attività di governante presso famiglie nobili; pittrice per diletto, incoraggerà Hannah ad intraprendere quest'arte.[3] Dal 1896 al 1904 Hannah, la maggiore di cinque fratelli, frequenta la Höhere Töchterschule a Gotha, ma all'età di 15 anni per volere dei genitori lascia la scuola secondaria per accudire la sorella più giovane.[4]
Nel 1912 si trasferisce a Berlino ed inizia la sua formazione presso la scuola privata di arti applicate a Charlottenburg, dove frequenta il corso di design di Harold Bengen, applicandosi nella pittura su vetro e nella decorazione su carta da parati, oltre che nella saldatura e nel ricamo.[5][1] Quando nel 1914 scoppia la Prima guerra mondiale, lascia la scuola e fa ritorno a Gotha, e per breve tempo lavora alla Croce Rossa.[6]
L'anno successivo riprende gli studi e frequenta la classe di grafica di Emil Orlik, approfondendo l'impiego di xilografia e incisione su linoleum.[7] In quello stesso anno conosce il pittore, scultore e fotografo autriaco Raoul Hausmann, una delle figure di spicco del Dada berlinese, con il quale intesserà una relazione che durerà sette anni, durante i quali egli non lascerà mai la propria moglie.[6] Hausmann la introduce nel circolo dadaista della capitale tedesca, ed è con lui che sviluppa lo stile del fotomontaggio. La loro relazione sarà piuttosto turbolenta e conflittuale, specie per il desiderio espresso da Hannah di sposarsi e avere un figlio, atteggiamento definito da Hausmann una tendenza “borghese”, e per le diverse opinioni sull'arte. Nel 1920 Hannah scriverà “una breve storia caustica” intitolata Il pittore, in cui, prendendo di mira l'atteggiamento ipocrita di Hausmann nei confronti dell'emancipazione femminile, parlerà di “un'artista che sprofonda in un'intensa crisi spirituale quando sua moglie gli chiede di lavare i piatti”.[8]
Dal 1916 al 1926 Hannah lavora per l'editore Ullstein come illustratrice, disegnando strutture ornamentali di tessuti e ricami per riviste femminili di moda, come Die Dame e Die Praktische Berlinerin, utilizzando spesso come base ritagli di giornali.[3] L'esperienza maturata in quest'ambito sarà visibile nelle sue successive opere che includono riferimenti ai motivi e ai tessuti di vestiti.
Il suo primo successo artistico si realizza nel 1917 quando la sua incisione su legno Prophet Matthäus viene pubblicata nella rivista d'arte Das Kunstblatt. Dal 1918 cominciano a circolare i suoi primi fotomontaggi, per i quali divenne in seguito famosa, e che costituirono la forma di espressione più importante della sua carriera artistica. Con questi lavori Hannah prende di mira i cliché del tempo legati alla rappresentazione del genere femminile, in particolare della "Donna nuova". I suoi fotomontaggi rappresentano una sorta di controparte femminile di Dada.[3]
Hannah partecipa alla prima mostra internazionale Dada nel 1920, dove espone la sua opera più famosa, il collage Taglio con coltello da cucina attraverso il ventre gonfio di birra della Repubblica di Weimar (Schnitt mit dem Küchenmesser Dada durch die letzte weimarer Bierbauchkulturepoche Deutschlands), oggi conservato nella Galleria Nazionale di Berlino. Nello stesso anno con Hausmann si reca a fare visita ai dadaisti di Praga. Nel 1922 i due si separano e Hannah non viene più considerata "Membro del Club". Affermerà più tardi, con tono autocritico: “Se non avessi speso così tanto del mio tempo a prendermi cura di lui e ad incoraggiarlo sarei arrivata molto più lontano.” (MANCA FONTE)
Tra il 1919 e il 1922 realizza alcuni collage su frammenti di stoffa come Forma bianca, Il fiore del sarto, Disegno per il monumento a un’importante camicia di pizzo e Su un fondo rete di tulle, che sottolineano e valorizzano le antiche abilità femminili nei lavori di tessitura e cucito.[1]
Nel 1924 si reca a Parigi per la prima volta, e visita la famosa Esposizione Internazionale delle Arti decorative e industriali moderne. Grazie alla sua amicizia con Kurt Schwitters entra in contatto con il movimento d'avanguardia olandese "De Stijl", il cui principale rappresentante era Theo van Doesburg. Nel 1924 l'Unione Sovietica le consente di partecipare ad una mostra, e l'anno seguente la Comunità di Arte Tedesca di Berlino la invita ad esibire le sue opere.
Nel 1926 incontra la scrittrice olandese Til Brugman, della quale si innamora e con cui vivrà fino al 1929 a L'Aia e, successivamente, fino al 1936, a Berlino. Nel 1935 Höch e Brugman pubblicheranno insieme il libro Scheingehacktes per i tipi di Rabenpresse. Hannah non definirà mai questa una relazione lesbica, scegliendo invece di riferirsi ad essa come una relazione d'amore privata; questa unione sarà oggetto di riprovazione da parte di alcuni suoi amici artisti, come Theo van Doesburg e Kurt Schwitters.[9]
Nel 1932 Hannah espone le sue opere negli Stati Uniti, mentre nella Germania Nazista il suo lavoro viene bollato come "arte degenerata” e bandito da ogni mostra.[10]. Fino al 1938 si guadagna da vivere illustrando copertine di libri pubblicati dall'editore olandese Anthon Bakels, suo caro amico, che le paga anche un impegnativo intervento chirurgico alla tiroide nel 1934.
Tra il 1933 e il 1944 nelle sue opere prevalgono nature morte di fiori e piante, probabilmente per la necessità di evitare censure politiche. L'ultima mostra collettiva a cui partecipa è "L'arte femminile tedesca del presente" svoltasi nel 1936 a Mannheim.[3]
Nel 1937 Höch si separa da Til Brugman e l’anno seguente sposa l'imprenditore e pianista ventunenne Kurt Heinz Matthies, con lui il quale viaggia per mesi in diverse località della Germania nazista, e nei vicini paesi occupati, come i Paesi Bassi. Durante questi viaggi, in parte realizzati in una roulotte, annota in modo essenziale le tappe e le vicende vissute in un diario, fra cui la sua esperienza della Notte dei cristalli e della Campagna di Polonia.[9] Nel 1944 i due si separano.
Dopo la seconda guerra mondiale, Hannah Höch riprende con vigore la sua attività pubblica partecipando a conferenze, a mostre collettive, e producendo nuove opere, specie acquerelli. Nel 1948 viene organizzata negli Stati Uniti una sua mostra al Museum of Modern Art (MoMA), seguite da altre a Parigi e Berlino negli anni Settanta. Nel 1976 il Senato di Berlino le conferisce il titolo di professore onorario.[3]
Hannah Höch muore il 31 maggio 1978 a Berlino all’età di 88 anni.
L'anniversario del suo 128esimo compleanno è stato commemorato il 1° Novembre 2017 da un Google Doodle.[11]
Anna Therese Johanne Höch detta Hannah Höch (Gotha, 1º novembre 1889 – Berlino Ovest, 31 maggio 1978) è stata un'artista tedesca del movimento Dada berlinese.
Pittrice, realizzatrice di collage e di grafica Dada, fu una degli ideatori del fotomontaggio, un tipo di collage nel quale gli elementi incollati sono vere e proprie fotografie o immagini prese dalla stampa e altri media cartacei largamente riprodotti.[12]
Il lavoro di Hannah Höch era destinato a demolire l’utopia e la dicotomia che esistevano nel concetto di “Nuova Donna”: una donna energetica, professionale e androgina, pronta a prendere il suo posto alla pari dell'uomo. Il suo interesse nell'argomento era in come la dicotomia fosse strutturata, così come in chi definiva i ruoli sociali.
Altri argomenti chiave trattati nelle opere di Hannah Höch erano l'androginia, discorsi politici e il cambiamento dei ruoli per l’uomo e la donna. Questi temi interagivano tutti per creare un discorso femminista che circondava le opere di Hannah Höch, le quali incoraggiavano la liberazione e l'operato delle donna nella Germania di Weimar e ancora oggi.