Timeline
Chat
Prospettiva

Abu Ayman al-'Iraqi

militare e terrorista iracheno (1965-2014) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Abu Ayman al-'Iraqi
Remove ads

ʿAdnān Laṭīf Ḥāmid al-Suweydāwī al-Dulaymī (in arabo عدنان لطيف حامد السويداوي الدليمي?; Governatorato di al-Anbar, 1965Mosul, 7 novembre 2014[1][2]) è stato un militare e terrorista iracheno, Emiro dello Stato islamico di Latakia (2012-gennaio 2014) ed Emiro del Governatorato di al-Anbar (gennaio 2014 - 7 novembre 2014)[3][4] Ha partecipato alla guerra in Iraq del 2003, all'Insurrezione irachena (2001--), alla battaglia di Aleppo che prosegue dal 2012 e alla guerra civile siriana.

Dati rapidi Nascita, Morte ...

Anche noto col nome di battaglia di Abū Ayman al-ʿIrāqī (in arabo أبو أيمن العراقي?,[5] è stato un importante comandante di Da'esh e si crede sia stato anche il leader del suo Consiglio Militare, a seguito della morte di Abū ʿAbd al-Raḥmān al-Bīlāwī.[6]

Remove ads

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

La nisba di al-Sweydāwī deriva dal clan dell'Āl Bū Swada della tribù dei Banu Dulaym, la più numerosa tribù del Governatorato di al-Anbar (Iraq).

Al-Suweidāwī era in precedenza un ba'thista e servì il regime di Saddam Hussein come colonnello dell'Esercito iracheno.[7] Operò anche nell'Intelligence dell'Aeronautica militare irachena.[8] Furono numerosi i comandanti militari che operarono durante il periodo di Saddam Hussein che abbracciarono il Gihadismo e che poi entrarono in Daʿesh. Tra essi si ricordano Haji Bakr, Abū Aḥmad al-ʿAlwānī, Abū ʿAbd al-Raḥmān al-Bīlāwī, Abū Muslim al-Turkmānī e Abū ʿAlī al-Anbārī.

Nel 2007, fu imprigionato per tre anni dalle forze armate statunitensi, probabilmente a Camp Bucca. In seguito al suo rilascio nel 2010, si trasferì in Siria, dove allo scoppio della Guerra civile siriana, si coordinò con i combattenti delle città di Idlib e di Aleppo, come pure con quelli delle montagne del Governatorato di Latakia, come comandante esperto di Daʿesh.[9][10] L'opposizione siriana armata accusò al-ʿIrāqī della responsabilità degli omicidi si combattenti dell'ESL e di oppositori laici di Latakia. A seguito dello scoppio dei combattimenti tra i ribelli anti-Asad ai primi del 2014, al-ʿIrāqī e i suoi uomini ripiegarono nelle roccaforti dello Stato Islamico nella Siria orientale.[5]

Malgrado il suo posto di spicco all'interno della gerarchia di Daʿesh, si sa molto poco di lui, tanto che se ne può parlare come di una "persona fantasma".[11]

Il 7 novembre 2014,[12] un'incursione aerea statunitense, che aveva come obiettivo un incontro al vertice di Da'esh a Mosul, uccise 20 miliziani dello Stato Islamico, incluso Abū Ayman al-ʿIrāqī. Fu quindi sostituito dal "ministro della Guerra" di Daʿesh, Abu Sulayman al-Naser, come comandante in capo dello Stato Islamico in Siria.[2]

Remove ads

Note

Voci correlate

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads