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Procopio il Grande
religioso ussita Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Andreas Prokop, detto Procopio il Grande o Procopio lo Sbarbato (Regno di Boemia, 1380 – 30 maggio 1434) è stato un presbitero e militare ceco, leader hussita dei taboriti.

Biografia
Riepilogo
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Si presume provenisse da una nobile famiglia di Praga. Tra il 1417 e il 1418 fu un predicatore nella città di Soběslav, nella Boemia Meridionale, poi si stabilì a Tábor, centro del radicalismo hussita, e infine a Praga, dove fu sospettato di appartenere alla setta dei Picardi, la più estremista di quelle hussite.[1]
Affiancò Jan Želivský nella presa al potere di Praga nel 1421, poi sostenne il leader Jan Žižka. Al contrario dei presbiteri taboriti, si rase la barba e celebrava le messe in abito cerimoniale, il ché gli valse l'eponimo di Procopio lo Sbarbato. Nel 1425 divenne tra i più importanti capitani della confraternita taborita, assumendo incarichi di comando sia a livello religioso che politico. Cercò di stringere legami con gli orebiti e prese parte alle campagne militari dei taboriti, divenendone capitano capo. Nel 1426 sconfisse l'esercito del Principato Elettorale di Sassonia a Ústí nad Labem, mentre l'anno successivo si distinse nella battaglia di Tachov sconfiggendo la quarta crociata antihussita del re tedesco Sigismondo di Lussemburgo.[1]
Tra il 1428 e il 1433 guidò il suo esercito in Alta Ungheria, Slesia, Austria, Baviera, Lusazia, Sassonia, Brandeburgo e Pomerania. Riuscì a trattare con la Chiesa cattolica e le potenze reali al Concilio di Basilea. Morì nel 1434 nella battaglia di Lipan, nella quale i taboriti vennero sconfitti dai moderati e dalla nobiltà praghese.[1]
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