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Nissa Football Club

società calcistica italiana con sede nella città di Caltanissetta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La Società Sportiva Dilettantistica Nissa Football Club, meglio nota come Nissa, è una società calcistica italiana con sede nella città di Caltanissetta. Milita in Serie D, quarta divisione del campionato italiano.

Fatti in breve SSD Nissa FC Calcio, Segni distintivi ...

Tale società è l'erede della storica squadra fondata nel 1929, che prese parte a campionati di Serie C. Disputa i propri incontri casalinghi allo Stadio Marco Tomaselli.

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Storia

Riepilogo
Prospettiva
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Nissa Football Club.
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una formazione della Nissa nel campionato di Serie C2 1983-1984.

L'inizio delle attività calcistiche agonistiche a Caltanissetta rimontano alla fine degli anni venti:[1] nel 1929 viene fondata l'Unione Sportiva Nissena,[2] la quale nel corso della sua attività disputerà cinque campionati, fra Prima Divisione e Serie C, a cavallo degli anni trenta e quaranta, sfiorando in due occasioni la promozione in Serie B. Uscita di scena dopo l'invasione alleata della Sicilia, sarà ricostituita nel 1947,[3] raccogliendo discreti risultati tra Serie C e Promozione fino al 1960,[4] anno della sua definitiva scomparsa dal panorama calcistico.[1]

Nel 1962 viene fondata la Nissa Sport Club,[1][4] rimasta in attività fino al 1992, la quale ha vissuto il suo apice sportivo tra il 1984 ed il 1987, anni nei quali ha militato in Serie C2. Dopo il fallimento, è stata ricostituita in due altre occasioni: nel 1992 e nel 1999, prima di fallire nuovamente nel 2013.[1][4] In questo arco temporale ha disputato prevalentemente campionati di Eccellenza e Serie D, arrivando a vincere una Coppa Italia regionale nel 1995.[1]

Nel 2013 la società Sporting Nissa, appena promossa in Seconda Categoria, si pone in continuità con la storica società,[5] cambiando la propria denominazione, l'anno seguente, in Associazione Sportiva Dilettantistica Sport Club Nissa 1962.[5]

La società scala le categorie arrivando fino al campionato di Eccellenza 2016-2017. Si posiziona all 11º posto, gioca i play out con l'Atletico Campofranco e perde per 4-1 retrocedendo in Promozione, ma la squadra rinuncia al successivo campionato continuando solo il settore giovanile.

Nel 2017 nasce la Nissa Football Club che si iscrive al campionato 2017-18 di Terza Categoria Caltanissetta, posizionandosi al 4º posto, perde i play-off con l'Atletico Gorgonia. Nel 2018 acquisisce il titolo di Prima Categoria da una associazione di un comune limitrofo e partecipa al campionato 2018-19 di Prima Categoria girone G, posizionandosi al 13º posto. Nel 2019 la squadra viene ripescata e partecipa al campionato di Promozione 2019-20 girone A. Nel luglio del 2020, viene ammessa nel campionato regionale di Eccellenza in seguito a fusione con lo Sporting Vallone dal quale acquisisce il titolo. Nel campionato 2020/2021, sotto la guida del presidente Arialdo Giammusso, si classifica terza (quarta per differenza reti) e partecipa ai playoff dove viene eliminata dall‘Akragas in semifinale. Nel campionato 2021/2022 dopo un esaltante inizio che la vede al primo posto a fine novembre, perde posizioni nel girone di ritorno dopo le dichiarazioni del presidente Arialdo Giammusso che comunicó la volontà di lasciare a fine campionato.

La stagione successiva, 2022/2023, segna l’ingresso in società degli ex dirigenti dell’Atletico Nissa e l’Avv. Sergio Iacona viene eletto presidente. Campionato con risultati altalenanti e salvezza raggiunta alle ultime partite.

Nel luglio del 2023 l'imprenditore laziale Luca Giovannone diventa presidente e socio di maggioranza del club e vince il campionato di eccellenza 2023/2024 con una media punti da record nazionale.

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Cronistoria

Ulteriori informazioni Cronistoria della Nissa FC ...
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Colori e simboli

Storicamente le maglie da gioco della Nissa sono state interamente bianche, cui occasionalmente sono stati aggiunti inserti gialli e rossi, che sono gli altri colori sociali;[5] sulle casacche campeggia lo stemma sociale a forma di scudetto, ove non mancano una croce ed un castello, simbolo della città. A ciò si deve l'appellativo di biancoscudati.[5] Per le seconde divise sono state scelte più spesso maglie interamente rosse o a strisce verticali gialle e rosse.[10]

Strutture

Riepilogo
Prospettiva

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Palmintelli e Stadio Marco Tomaselli.

Il primo terreno di gioco della Nissa fu lo stadio Palmintelli, che prende il nome dall'omonima contrada nella quale sorge l'impianto.[11] Il terreno interessato fu acquisito dal comune nel 1929,[11] mentre nel 1932 iniziarono i lavori di costruzione per ottemperare alle direttive del regime fascista.[11] Non a caso l'impianto è un classico esempio dell'architettura dell'epoca,[11] caratterizzata per il massiccio utilizzo dell'allora innovativo cemento armato.[11]

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Il Palmintelli gremito in occasione di una partita tra Nissa e Putignano.

Il nome originario era "Campo Dux",[11] e la struttura non presentava la recinzione esterna e la tribuna coperta, aggiunte in seguito,[11] proprio come la pista di atletica, che rese l'impianto un fiore all'occhiello.[11] Con la costruzione del palazzo di giustizia nel 1965, il terreno da gioco fu spostato ed eliminata la pista di atletica;[11] si nota infatti un decentramento della tribunetta, rimasta nella sua posizione originaria.[11] Il terreno da gioco è in terra battuta.[11]

Nel 1994 la Nissa si trasferì nel moderno stadio Tomaselli, originariamente chiamato "Pian del Lago", dalla zona in cui sorge,[11] inaugurato due anni prima. L'impianto è dotato di una tribuna coperta, una gradinata e due curve, oltre che di una pista di atletica che perimetra il terreno di gioco, in erba naturale.[12]

Nel 2013, con la ripartenza dalla Seconda Categoria, la Nissa è ritornata a disputare gli incontri casalinghi al Palmintelli.[13]

Centro di allenamento

La Nissa si allena presso lo Stadio Marco Tomaselli.[14]

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La Nissa nella cultura di massa

Nel 1994 l'Under-21, a causa di un disguido tecnico, giocò una partita indossando la seconda maglia rossa della Nissa.[10] Ciò avvenne durante una gara contro i pari età croati, disputata a Caltanissetta, in occasione della quale entrambe le formazioni si presentarono con la sola divisa bianca: gli Azzurrini scesero così in campo indossando la seconda divisa della squadra cittadina, con lo stemma societario cancellato con un pennarello.[10]

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Allenatori e presidenti

Riepilogo
Prospettiva
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della Nissa F.C..

Fonti:[15][16]

Allenatori
  • 1931-1932 Italia (bandiera) Enzo Leone
  • 1932-1934 Italia (bandiera) Angelo Benincasa
  • 1934-1935 Ungheria (bandiera) Walter Dietrich
  • 1935-1936 Brasile (bandiera) Achille Gama
  • 1936-1950
  • 1950-1951 Italia (bandiera) Ferruccio Ghidini
  • 1951-1952 Italia (bandiera) Eolo Rossi
  • 1952-1955 Italia (bandiera) Oronzo Pugliese
  • 1955-1957 Italia (bandiera) Giuseppe Baiocchi
  • 1957-1963 ...
  • 1963-1964 Italia (bandiera) Audino Arabia
  • 1964-1965 Italia (bandiera) Giovanni Di Marco
  • 1965-1966 Italia (bandiera) Giovanni Bonanno
    Italia (bandiera) Giovanni Di Marco
  • 1966-1967 Italia (bandiera) Raffaele Ammendola
  • 1967-1968 ...
  • 1968-1969 Italia (bandiera) Sergio Ballarin
    Italia (bandiera) Sergio Ballarin e Italia (bandiera) Pupo Malavasi
  • 1969-1970 Italia (bandiera) Carlo Cesarato
  • 1970-1972 Italia (bandiera) Mario Perazzolo
  • 1972-1974 Italia (bandiera) Giuseppe Caramanno
  • 1974-1976 ...
  • 1976-1977 Italia (bandiera) Pietro Firicano
  • 1977-1978 Italia (bandiera) Matteo Carnevale
    Italia (bandiera) Raffaele Ammendola
  • 1978-1980 Italia (bandiera) Francesco Casisa
  • 1980-1981 Italia (bandiera) Gianni Gennari
  • 1981-1982 Italia (bandiera) Antonio Colomban
  • 1982-1983 Italia (bandiera) Aurelio Bongiovanni
    Italia (bandiera) Giuseppe Tamborini e Italia (bandiera) Raffaele Ammendola
    Italia (bandiera) Raffaele Ammendola
  • 1983-1984 Italia (bandiera) Giovanni Gennari
  • 1984-1985 Italia (bandiera) Giovanni Gennari
    Italia (bandiera) Alfredo Ballarò
  • 1985-1987 Italia (bandiera) Franco Rondanini
  • 1987-1988 Italia (bandiera) Tommaso Angrisani
    Italia (bandiera) Giuseppe Colombo
  • 1988-1989 ...
  • 1989-1990 Italia (bandiera) Giuseppe Colombo
  • 1990-1991 Italia (bandiera) Maurizio Mazza
  • 1991-1993 Italia (bandiera) Lucio Falletta
  • 1993-1994 Italia (bandiera) Maurizio Mazza
  • 1994-1995 ...
  • 1995-1996 Italia (bandiera) Giovanni Gennari
    Italia (bandiera) Ferdinando Rossi
    Italia (bandiera) Giuseppe Colombo
  • 1996-1999 ...
  • 1999-2001 Italia (bandiera) Anzaldi
  • 2001-2002 Italia (bandiera) Andrea Pensabene
  • 2002-2007 ...
  • 2007-2009 Italia (bandiera) Roberto Boscaglia
  • 2009-2011 Italia (bandiera) Gaetano Di Maria
  • 2011-2012 Italia (bandiera) Salvatore Bianchetti
  • 2012-2013 Italia (bandiera) Tarcisio Catanese
  • 2013-2014 Italia (bandiera) Massimo Ribellino
  • 2014-2015 Italia (bandiera) Massimo Ribellino
    Italia (bandiera) Angelo Cartone
  • 2015-2016 Italia (bandiera) Angelo Cartone
  • 2016-2017 Italia (bandiera) Alessio Sferrazza
  • 2017-2019 Italia (bandiera) Fabrizio Ponticello
  • 2019-2020 Italia (bandiera) Gianfilippo Di Matteo
    Italia (bandiera) Angelo Bognanni
  • 2020-2021 Italia (bandiera) Angelo Bognanni
  • 2021-2022 Italia (bandiera) Angelo Bognanni
  • 2022-2023 Italia (bandiera) Alessandro Settineri
  • 2023-2024 Italia (bandiera) Nicolò Terranova
  • 2024-2025 Italia (bandiera) Nicolò Terranova
    Italia (bandiera) Giovanni Campanella
  • 2025-2026 Italia (bandiera) Raffaele Di Napoli
Presidenti
  • 1931-1933 Italia (bandiera) Giuseppe Giordano
  • 1933-1938 Italia (bandiera) Salvatore Gangitano
  • 1939-1962
  • 1962-196? Italia (bandiera) Antonio Lacagnina
  • 196?-1967 Italia (bandiera) Piero Oberto
  • 1967 Italia (bandiera) Antonio Pace
  • 1967-1969 Italia (bandiera) Michele Falzone
  • 1969-1975 Italia (bandiera) La Paglia
  • 1975-1978 Italia (bandiera) Umberto Cortese
  • 1978-1983 Italia (bandiera) Giovanni Piazza
  • 1983-198? Italia (bandiera) Raimondo Lupo[17]
  • 198?-1990 Italia (bandiera) Liborio Savoja
  • 1990-1992 Italia (bandiera) Valerio Terenzio
  • 1992-? Italia (bandiera) Mario Privitera
  • 2000-2001 Italia (bandiera) Franco Galiano
  • 2001-2002 Italia (bandiera) Sergio D'Antoni e Italia (bandiera) Giuseppe D'Antoni
  • 2002-2003 Italia (bandiera) Toto Navarra
  • 2003-2009 Italia (bandiera) Luca Mannino
  • 2009-2010 Italia (bandiera) Alessandro Giammorcaro
  • 2010-2011 Italia (bandiera) Umberto Ilardo
  • 2011-2012 Italia (bandiera) Gabriele Roccia
  • 2012-2013 Italia (bandiera) Prospero Santo
    Italia (bandiera) Dafne Scavuzzo
  • 2013-2015 Italia (bandiera) Mauro Di Pasquali
  • 2015-2017 Italia (bandiera) Natale Ferrante
  • 2017-2020 Italia (bandiera) Michele Savoja
  • 2020-2022 Italia (bandiera) Arialdo Giammusso
  • 2022-2023 Italia (bandiera) Sergio Iacona
  • 2023 Italia (bandiera) Luca Giovannone
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Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori della Nissa F.C..

Palmarès

Competizioni nazionali

1949-1950
1983-1984

Competizioni regionali

1931-1932 (girone C)
1962-1963
1978-1979, 1989-1990, 2015-2016
1994-1995, 2007-2008, 2023-2024
1994-1995

Statistiche e record

Riepilogo
Prospettiva

Partecipazione ai campionati

I dati seguenti non sono ufficiali e si riferiscono alle partecipazioni ufficiali della squadra, a partire dalla stagione sportiva 1931-1932, sotto le insegne di varie società: U.S. Nissena (1929-1960), Nissa S.C. (1962-1992), U.S. Nissa (1992-1998), Nissa F.C. (1999-2013), S.C. Nissa 1962 (2014-2017) e Nissa Football Club (dal 2017). I dati sono aggiornati alla stagione 2019-2020.

Campionati nazionali
Ulteriori informazioni Livello, Categoria ...
Campionati regionali
Ulteriori informazioni Livello, Categoria ...

In 81 stagioni sportive prese in esame, la squadra ha collezionato complessivamente 37 presenze nei tornei nazionali (8 nel terzo livello, 14 nel quarto e 15 nel quinto) e 44 nei tornei regionali (35 nel primo livello, 5 nel secondo, 2 nel terzo, 1 nel quarto e 1 nel quinto). Vanta due vittorie del massimo campionato dilettantistico nazionale, ottenute nel 1950 e nel 1984. Sono state escluse dal conteggio 6 stagioni dove la squadra è rimasta inattiva: 1936-37, 1943-44, 1945-46, 1959-60, 1961-62 e 1998-99. Complessivamente questi risultati pongono la Nissa in una posizione di spicco nel contesto del calcio regionale, sebbene non sia annoverabile tra le squadre più titolate.

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Tifoseria

Riepilogo
Prospettiva
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Gli ultras durante un derby contro la Sancataldese degli anni novanta.

Il movimento ultras a Caltanissetta si sviluppa a partire dal 1976, in occasione della fondazione del Commandos Tigre, gruppo sorto per iniziativa di alcuni tifosi di pallavolo.[18] Il gruppo staziona nella gradinata del Palmintelli fino a che l'anno seguente non si sposta in tribuna; per l'occasione cambia il nome in Commandos Biancoscudato.[18] Sempre nel 1977 nascono le Brigate Gradinata,[18] sostenenti ideologie molto vicine alla sinistra,[18] e prendendo il nome proprio dal settore da loro occupato.[18] Nel 1982 il Commandos cambia nome in Ultrà Nissa.[18] I due gruppi dunque occupano settori diversi, fondendosi in occasione della promozione della Nissa in Serie C2 al termine della stagione 1983-1984, formando così le Brigate Ultrà Nissa.[18] Il nuovo assembramento prenderà posto in gradita e potrà contare sulla presenza di oltre quattrocento tesserati.[18]

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Scambio di sciarpe fra un tifoso nisseno e uno saccense.

Negli anni ottanta nasceranno di fatto gran parte dei rapporti di amicizia e di rivalità della tifoseria nissena;[18] il gemellaggio con gli ultras del Licata, nel 1984,[18][19] le amicizie con quelli di Messina[18][19][20] e Trapani[18][19] e le rivalità con siracusani,[18][19] mazaresi,[18][19] agrigentini,[18][19] canicattinesi[18][19] ed ennesi[21].

Nel 1988 le B.U.N. si sciolgono soprattutto a causa di controversie societarie,[18] lasciando spazio a gruppi minori che avranno vita breve, fra i quali Indians e Drunkards.[18] Alla fine degli anni ottanta sale alla presidenza Valerio Terenzio, che contribuisce a risanare l'ambiente,[18] culminando con la promozione in Interregionale nel 1990.[18] Nascono dunque i Fedayn e i Furiosi,[18] che continueranno a supportare la Nissa anche in seguito al trasferimento nel nuovo impianto di Pian del Lago,[18] e conseguentemente il gemellaggio con gli ultras di Sciacca[18][19] e la forte rivalità con i sancataldesi,[18][19] caratterizzata da violenti scontri.[19] Una moltitudine di incomprensioni venutesi a creare fra i gruppi esistenti porterà alla nascita agli albori degli anni duemila degli Ultras Nissa 2002,[22] attivi fino al 2006.[23] Dal 2019 il gruppo ultras principale sono i Cani Sciolti.

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Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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