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Barberini

famiglia nobiliare italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Barberini
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I Barberini (anticamente Tafani sin dall'XI secolo), originari di Barberino Val d'Elsa in Toscana, furono un'influente famiglia nobiliare italiana, trasferitasi prima a Firenze e poi a Roma.

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Il Trionfo della Divina Provvidenza. Da notare lo stemma Barberini formato da tre api d'oro

La famiglia raggiunse l'apogeo della sua potenza grazie al cardinale Maffeo Barberini, che nel 1623 venne eletto papa con il nome di Urbano VIII e che permise alla famiglia di accrescere la propria fortuna e il proprio lustro. I Barberini ottennero, infatti, tra gli altri, anche il titolo di "Principe di Palestrina" nel 1627.

Furono inoltre grandi mecenati e protettori delle arti, circondandosi di grandi artisti come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Pietro da Cortona. A loro si deve, ad esempio, la costruzione a Roma del maestoso palazzo Barberini o della stravagante chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, considerati capolavori dell'arte barocca. Tuttavia, d'altro canto, abusarono e sfregiarono gli antichi monumenti, tanto che è divenuta celebre la locuzione latina "Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini" («Quello che non fecero i barbari, lo fecero i Barberini»).

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Storia

Riepilogo
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Origini

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Veduta di palazzo Tafani da Barberino lungo Borgo dei Greci, Firenze

La famiglia portava l'originario nome "Tafani" e si riteneva originaria di Barberino Val d'Elsa; a Firenze, la loro residenza era palazzo Tafani da Barberino. Vista la denominazione poco signorile, con l'ascesa delle fortune familiare il loro nome fu mutato in "Barberini" (dal nome del paese d'origine) e sul loro stemma i tafani furono sostituiti dalle più nobili api.

Urbano VIII e ascesa

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Ritratto di papa Urbano VIII di Gian Lorenzo Bernini, 1632

L'apice della loro potenza fu raggiunto nel 1623, con l'ascesa al soglio pontificio di Maffeo Barberini, papa Urbano VIII, che, nello stile dell'epoca, agevolò la carriera militare del fratello Carlo, creò cardinali due nipoti e nominò Principe di Palestrina un altro nipote, Taddeo Barberini, che fu anche nominato comandante dell'esercito pontificio. Durante la prima guerra di Castro le sue truppe furono sbaragliate da quelle di Odoardo I Farnese. Urbano VIII promosse anche l'opera intitolata I Documenti d'Amore di Francesco da Barberino, così da nobilitare con le belle lettere la propria dinastia. Con l'aiuto delle nipoti, Camilla Barberini (1598-1666), al Carmelo madre Innocenza dell'Incarnazione e Clarice Barberini (1609-1665), al Carmelo Maria Grazia dell'Incarnazione, provenienti dal Carmelo fiorentino di S. Maria degli Angeli e S. Maria Maddalena de' Pazzi, nel 1639, decise la fondazione di un nuovo monastero carmelitano in Roma, dedicato all'Incarnazione del Verbo, ma detto popolarmente delle "Barberine". Questa comunità molto si adoperò per far conoscere la spiritualità carmelitana, promuovendo il culto della fiorentina S. Maria Maddalena de' Pazzi.

Dopo la morte di Urbano, nel 1644, il suo successore, papa Innocenzo X, fu ostile nei confronti della famiglia, così Taddeo scappò a Parigi, dove morì nel 1647. A lui succedette il figlio Carlo, che rinunciò al titolo di principe di Palestrina e fu creato cardinale. Al posto di Carlo subentrò il fratello Maffeo. Alla morte di Maffeo (1685) gli succedette il figlio Urbano.

XVIII secolo

Alla morte di Urbano (1722) si estinse la linea maschile dei Barberini. La figlia di Urbano, Cornelia, sposò nel 1728 il principe Giulio Cesare Colonna di Sciarra che aggiunse il cognome Barberini al proprio. Dall'unione nacquero due linee, quella primogenita dei Barberini Colonna di Sciarra principi di Carbognano e quella secondogenita dei Barberini Colonna principi di Palestrina.

Epoca recente

Alla morte del principe Enrico Barberini-Colonna nel 1889 il nome passò al marchese Luigi Sacchetti, marito di Maria Barberini, figlia di Enrico, che ebbe riconosciuto anche il titolo di principe di Palestrina e il diritto a succedere nel cognome Barberini.

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Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza a Roma
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Principi di Palestrina (1627)

Titolo passato alla famiglia Colonna-Barberini

Albero genealogico

Sono riportati i personaggi più rilevanti della famiglia e coloro che hanno portato il più importante titolo della stessa, i principi di Palestrina[1].

Antonio
*c.15291571
Camilla Barbadori
Carlo
*15621630
Costanza Magalotti

Maffeo
URBANO VIII

*15681644

Antonio seniore

*15691646
Cardinale

Francesco

*15971679
Cardinale
Taddeo
*16031647
Anna Colonna

Antonio

*16081671
Cardinale
Lucrezia
*16281699
Francesco I d’Este

Carlo

*16301706
Cardinale
Maffeo
*16311685
Olimpia Giustiniani
Duchi di Modena
e Reggio Emilia

Francesco

*16621738
Cardinale

Urbano

*16641722
1. Cornelia Zeno Ottoboni
2. Felice Ventimiglia
Pignatelli d'Aragona
3. Maria Teresa Boncompagni
Cornelia Costanza
*17161797
Giulio Cesare Colonna
Colonna Barberini


Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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