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Breme

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Breme
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Breme (Brèmi in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 733 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia, posto nella bassa Lomellina, alla confluenza tra il fiume Po ed il Sesia. Breme è famosa per la cipolla rossa, di cui c'è anche la sagra, frequentata ogni anno da migliaia di persone

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Breme (disambigua).
Dati rapidi Breme comune, Localizzazione ...
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Geografia fisica

Breme è situata nella Lomellina occidentale, a breve distanza dalla confluenza del Sesia nel Po, a 50 km ad ovest di Pavia.

Storia

Riepilogo
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È sede dell'antica abbazia di San Pietro di Breme[5], che acquisì grande importanza nel 929, quando vi si trasferirono i monaci dell'abbazia della Novalesa, distrutta dai Saraceni intorno al 929. Nel 1542 i monaci benedettini si trasferirono nell'eremo di Sant'Alberto di Butrio e al loro posto si insediarono i monaci olivetani là presenti, in conseguenza fu soppresso il titolo di abate e i beni dell’abbazia furono uniti a quelli del monastero di San Bartolomeo in Strada di Pavia. Nel 1784 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia decretò la soppressione dell’abbazia e l’incameramento dei suoi beni da parte dello stato. Sotto l'occupazione napoleonica venne infine abbattuta la chiesa abbaziale, già diroccata e pericolante.

Dal punto di vista civile, Breme è noto fin dal X secolo, quando apparteneva al Comitato (contea) di Lomello. Nel 1164 è citato tra i centri della Lomellina posti sotto il dominio di Pavia; nell'elenco delle terre pavesi del 1250 appare come Bremide. Sotto i Visconti è sede di podesteria; i Visconti lo infeudano dapprima agli Adorno, e nel 1439 a Pietro Visconti, lontano congiunto del duca di Milano. Breme resta signoria dei suoi discendenti fino al XVIII secolo, quando il feudo è acquistato dagli Arborio di Gattinara, già signori di Sartirana Lomellina, che sono nominati Marchesi di Breme. Breme, posto al confine tra il ducato di Milano e il Monferrato, fu un'importante piazzaforte di forma pentagonale: nel 1638, presa dai Francesi, fu riconquistata dagli Spagnoli dopo un lungo e sanguinoso assedio. Nel 1707 entrò a far parte con la Lomellina dei domini dei Savoia.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 2012.[6]

«D'oro, al castello di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, merlato alla guelfa, le due torri ognuna di tre, il fastigio di sei; esso castello fondato sulla campagna di azzurro, fluttuosa di argento, accompagnato a destra ed a sinistra da due pioppi di verde, uno e uno, nodriti nella campagna. Ornamenti esteriori da Comune.»

In precedenza era stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 25 luglio 1942[7], uno stemma simile, d'azzurro, con il castello d'oro, e un bosco sullo sfondo, con il capo del Littorio.[8] Pietro Pavesi, nella sua opera Stemmi e sigilli comunali della Provincia di Pavia del 1904, sosteneva che gli elementi dello scudo simboleggiassero la fortezza distrutta durante le scorrerie tra i francesi e gli spagnoli nel 1638, mentre il bosco doveva considerarsi l'origine della parola da cui pare abbia tratto il nome il paese.[9]

Il gonfalone è un drappo di rosso.[6]

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Monumenti e luoghi d'interesse

  • Abbazia di S. Pietro del X secolo (anno 929 d.C.), con rimaneggiamenti successivi. L'edificio attuale risale al XVI secolo. Il piano inferiore è stato trasformato in un piccolo museo. Di questo edificio, la cripta è l'unica parte rimasta dell'antica abbazia risalente al decimo secolo; presenta varie colonne che dividono le tre piccole navate. Altri ambienti visitabili sono il refettorio monastico, la cucina e la ghiacciaia. Alcuni ambienti del chiostro sono oggi utilizzati come spazi per uffici e associazioni.
  • Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta (secc. IX–XV), con battistero (secc. VIII-X). Di stile romanico, la facciata è stata nel tempo rimaneggiata. L'antico battistero si trova immediatamente dietro alla chiesa è oggi è stato trasformato nella Cappella di San Barnaba, patrono del paese.
  • Obelisco di S. Carlo Borromeo (sec. XVII), che ricorda la visita del cardinale all'abbazia di Breme.
  • Monumento ai Caduti
  • Chiesa di S. Sebastiano (sec. XVII)
  • Chiesa di S. Maria di Pollicino (sec. X). È un piccolo oratorio situato fuori dal paese, a nord, verso Candia Lomellina. È di proprietà privata.

Società

Evoluzione demografica

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Il municipio

In cento anni si è assistito ad un forte spopolamento che ha portato i residenti ad un terzo di quelli presenti nel 1921.

Abitanti censiti[10]

Cultura

Sagra della Cipolla rossa

Dal 1983 ogni metà di giugno si svolge la Sagra della Cipolla Rossa di Breme, riconosciuta marchio De.C.O. e presidio Slow Food. Durante la manifestazione è possibile consumare ogni piatto a base di cipolla rossa, dall'antipasto al dolce.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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