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Camelus
genere di mammiferi della famiglia dei Camelidi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Camelus (Linnaeus, 1758) è un genere di mammiferi artiodattili della famiglia dei Camelidi[1]. Esso comprende tre sole specie viventi: il cammello (Camelus bactrianus), il cammello selvatico (Camelus ferus) e il dromedario (Camelus dromedarius)[2].
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Descrizione
Questo genere comprende i rappresentanti più tipici della famiglia dei Camelidi, di grandi dimensioni (oltre 2 metri di altezza), con collo e arti molto allungati e adattamenti alla vita in ambienti aridi come ciglia e peli delle orecchie lunghi e folti, narici capaci di chiudersi ermeticamente durante le tempeste di sabbia e un apparato digerente in grado di trattenere quanta più acqua possibile, in maniera simile a quello dei Caprini, con i quali tuttavia non sono strettamente imparentati.
La caratteristica che distingue questo genere dagli altri due attualmente viventi (Lama e Vicugna) è la presenza di un voluminoso accumulo adiposo dorsale, sostenuto dai processi spinosi delle vertebre toraciche e lombari e di forma diversa a seconda della specie. Tale deposito, popolarmente detto gobba, funge da riserva di energia nei periodi in cui il nutrimento scarseggia; si suddivide in due lobi uguali in C. bactrianus, mentre in C. dromedarius il lobo anteriore è praticamente atrofizzato e il deposito adiposo si dispone apparentemente in un lobo unico al centro del dorso[3].
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Biologia
Le gobbe conferiscono a questi animali la loro proverbiale capacità di resistere senza bere per lunghi periodi. Per sopravvivere negli ambienti desertici entrambe le specie hanno inoltre sviluppato particolari adattamenti tra cui: un mantello lungo e folto in inverno, che cade nella stagione calda; le narici che si chiudono per non far penetrare la sabbia; le sopracciglia folte e le due file di ciglia che proteggono gli occhi; i cuscinetti che isolano i piedi dal suolo rovente. Entrambe le specie inoltre sudano raramente, conservando i liquidi per parecchio tempo.[4]
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Distribuzione e habitat
Il cammello è diffuso nelle zone desertiche e steppose dell'Asia centrale, dall'Anatolia alla Mongolia, mentre l'areale del dromedario comprende l'Africa del nord, la Penisola arabica e l'Asia minore; introdotto in Australia nel 1800 è sfuggito al controllo dell'uomo, trasformandosi in una specie invasiva, con una popolazione totale di almeno 500.000 capi.
Tassonomia
C. bactrianus
C. dromedarius
Descritto da Linneo nella edizione del 1758 del Systema Naturae[5], il genere comprende due sole specie viventi:[2]
- Camelus bactrianus Linnaeus, 1758 - cammello
- Camelus dromedarius Linnaeus, 1758 - dromedario
- Camelus ferus (C. ferus Przewalski, 1878) - cammello selvatico
Dal 2004 è riconosciuto lo status di specie al cammello selvatico, che vive allo stato brado nel deserto del Gobi.[6]
Altre specie estinte del genere Camelus sono Camelus thomasi e Camelus grattardi. Verso la fine del 2006 è stata scoperta in Siria una nuova specie fossile (Camelus moreli).[7]
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Note
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