Timeline
Chat
Prospettiva

CfA Redshift Survey

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

CfA Redshift Survey
Remove ads
Remove ads

La CfA Redshift Survey (rilevamento degli spostamenti verso il rosso del Center for Astrophysics) è stato il primo tentativo di mappatura a grande scala della struttura dell'universo.

Thumb
Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, Cambridge (Massachusetts)

La prima indagine è iniziata nel 1977 con l'obiettivo di calcolare le velocità delle galassie più brillanti dell'universo vicino misurando i loro spostamenti verso il rosso (redshift). Il redshift è l'aumento relativo della lunghezza d'onda emessa da una sorgente luminosa (in questo caso una galassia), che allontanandosi da un osservatore aumenta la propria velocità e della quale, tramite la legge di Hubble, può esserne calcolata la distanza. Avendo a disposizione un congruo numero di dati può essere effettuata una accurata mappa 3D dell'universo. La raccolta dei dati è stata completata nel 1982.[1]

La seconda indagine conoscitiva (CfA2) è stata effettuata nel 1985 dagli astronomi John Huchra e Margaret Geller misurando i redshift di 18.000 galassie luminose nell'emisfero boreale. I dati di questa seconda campagna hanno evidenziato che le galassie non sono distribuite in modo uniforme, ma raggruppate su superfici sferiche dette vuoti. Nel 1989 è stata scoperta la Grande Muraglia, un superammasso di galassie[2] circondato da vuoti la cui dimensione si è rilevata molto più grande di quanto potrebbe essere se prodotto a causa di collassi gravitazionali. A seguito di questa campagna ha preso corpo la teoria che i superammassi galattici siano conseguenze di fluttuazioni quantistiche prodottesi all'epoca inflazionaria dell'universo.

Remove ads

Note

Loading content...
Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads