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Chiesa di Sant'Agostino (Terre del Reno)
edificio religioso di Sant'Agostino, provincia di Ferrara Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La chiesa di Sant'Agostino è la parrocchiale di Sant'Agostino, frazione di Terre del Reno in provincia di Ferrara. Appartiene all'arcidiocesi di Bologna e risale al XVI secolo. Ha subito ingenti danni col terremoto dell'Emilia del 2012.[1][2]
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Storia
Il primitivo luogo di culto fu eretto nel 1507 dalla famiglia Bianchetti. L'edificio disponeva di una sagrestia, di una canonica e di un oratorio. Vi era annessa anche una casa ed era dotato di un campanile. Nelle vicinanze c'era un cimitero.[1]
A causa dei danni causati dalle frequenti rotte del fiume Reno fu necessario riedificarla nel 1566 e, nel 1626, fu costruito un nuovo campanile.[1] L'attuale chiesa parrocchiale deriva da un piccolo oratorio costruito nel 1755 e che fu ampliato verso la fine del XVIII secolo, con l'aggiunta delle due navate laterali, mentre il campanile fu costruito nel 1823, e nel 1879 venne completata la facciata[2].
Danni causati dal sisma del 2012

L'edificio ha subito gravi danni durante il terremoto dell'Emilia del 2012 ed è rimasta chiusa a lungo dopo l'evento. Dopo i necessari lavori per la messa in sicurezza ed il restauro è stata riaperta al culto il 9 febbraio 2020.[3]
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Descrizione
Esterno
La chiesa si trova al centro dell'abitato di Sant'Agostino, nella parte occidentale della provincia di Ferrarae presenta orientamento verso nord. Oltre all'edificio di culto comprende la sagrestia e la canonica. Le superfici esterne sono intonacate. La copertura del tetto è in coppi.[1]
Interno
L'interno è a tre navate con volte in parte a vela in parte a botte.[1] La navata centrale di maggiori dimensioni finisce col presbiterio e l'abside. La pala d'altare che è conservata sull'altare maggiore raffigura Sant'Agostino e Santa Monica, e viene attribuito a Jacopo Alessandro Calvi. Anche sul finire del Novecento un esperto lo ritenne opera del Sordino. Il coro è in legno con seggi intagliati dal maestro scultore locale Dino Bonzagni. Nella sala sono conservati inoltre due dipinti raffiguranti il Transito di San Giuseppe e Sant'Anna con la Vergine Bambina.[2]
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Note
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