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Cromatografia su colonna

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Cromatografia su colonna
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La cromatografia su colonna, nota anche come cromatografia liquido-solido o di adsorbimento o a fase normale (acronimo: NP-LC) è basata sull'interazione tra i siti attivi dell'adsorbente solido (generalmente silice) con i gruppi funzionali presenti nelle molecole del soluto da separare. I soluti si legano in maniera reversibile alla fase stazionaria mediante interazioni dipolo-dipolo o interazioni dipolo-dipolo indotto. Questo tipo di interazioni è il risultato di un complesso fenomeno competitivo tra le molecole della fase mobile e del soluto per i siti attivi della fase stazionaria.

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Un chimico impiega la cromatografia di colonna durante gli anni 50. Le beute sono per terra.
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Sequenza fotografica di una cromatografia su colonna

La fase stazionaria è generalmente composta da microparticelle di gel di silice di forma irregolare o tendenzialmente sferica delle dimensioni di 3-10 µm, i cui centri attivi sono rappresentati dai gruppi silanolici (Si-OH). Oltre al gel di silice si possono utilizzare come fase stazionaria l'allumina, la poliammide, o l'acetato di cellulosa. Le fasi mobili generalmente impiegate sono miscele di pentano, esano, cloruro di metilene, ed etere etilico.

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